Scuola

Aumento stipendi scuola: dopo il rinnovo del contratto altri soldi in arrivo per docenti e Ata con il taglio del cuneo fiscale

Gli stipendi del personale scolastico, docenti e Ata, potrebbe aumentare ulteriormente nelle prossime settimane, ben oltre le cifre previste dal rinnovo del contratto scuola. Alle cifre assegnate infatti in busta paga a docenti e ata per il rinnovo del contratto scolastico, che comprende anche il pagamento degli arretrati, si aggiungeranno gli aumenti che deriveranno dal taglio del cuneo fiscale voluto dal Governo inserito nell’ambito degli oltre 35 miliardi da usare per la Legge di Bilancio 2023.

Gli interventi sulle pensioni

Il Governo ha fretta di concludere il varo del provvedimento per scongiurare l’esercizio provvisorio. Pensioni nel mirino ma non solo. L’obiettivo del Governo è varare per il 2023 Quota 103, che consentirebbe la via d’uscita dal lavoro a chi ha 62 anni di età e 41 anni di contributi. Poi l’obiettivo è passare al solo requisito contributivo, fissato a 41 anni, senza nessun vincolo anagrafico.

Flat Tax

Spazio anche alla flat tax, tassa orizzontale del 15% per ricavi fino a 85mila euro. Ora limitata ai 65mila con l’obiettivo di arrivare a 100mila. Addio anche alle mini-cartelle fino a 1000 euro e uno sconto del 50% di quelle tra 1000 e 3000 euro.

Aumento stipendi con taglio del cuneo fiscale

E poi come detto prospettiva di aumentare gli stipendi, indirettamente, mediante il taglio di due punti del cuneo fiscale per i dipendenti. Sarebbe la prosecuzione di quanto già voluto dal governo Draghi. Con il taglio del cuneo si riuscirebbe ad aumentare la somma netta percepita dal lavoratore con lo stipendio. Per finanziare questa misura serviranno quasi 4 miliardi di euro. Il taglio del cuneo fiscale ridurrebbe la differenza tra lo stipendio lordo versato dal datore di lavoro per il dipendente e la busta paga netta incassata da questi.