Scuola

Arretrati netti docenti: dai 1.500 euro per Infanzia e Primaria con servizio tra zero e 8 anni a 2.400 euro per secondaria con 35 e più anni di servizio

Il rinnovo del contratto scuola, che per il momento regolamenta unicamente la parte economica rimandando il resto al prossimo anno, riguarda 1 milione e 200mila lavoratori, cui oltre 850mila insegnanti. L’accordo economico prevede un’anticipazione relativa alla parte economica che comprende la disponibilità di 100 milioni di euro per il 2022 utili a finanziare la componente fissa della retribuzione accessoria per l’anno 2022. Si tratta di 85,8 milioni per i docenti e 14,2 milioni per il personale Ata.

I fondi disponibili

Ci sono poi per l’anno 2022 89,4 milioni di euro per gli incrementi del personale docente e 14,2 milioni di incrementi per il personale Ata.

I sindacati hanno firmato con l’accordo che il ministero si impegni a partire dal prossimo anno a trovare altri fondi, anche nell’ambito della manovra di bilancio 2023, che consentano di incrementare ulteriormente la retribuzione tabellare del personale scolastico.

Il rinnovo comprende sia aumenti che arretrati per tutto il personale in servizio nel periodo considerato, sia con contratto a tempo indeterminato che determinato. Gli arretrati sono un diritto anche di chi nel frattempo è andato in pensione.

Gli arretrati netti

Gli arretrati non saranno presenti sul cedolino di dicembre ma verranno pagati con emissione a parte con valuta prima di Natale.

Si pensa possano essere liquidati intorno al 15 dicembre in modo che la valuta sia disponibile prima di Natale.

Per quanto riguarda i docenti, gli arretrati netti vanno da un minimo di 1.500 euro per Infanzia e Primaria con servizio tra zero e 8 anni ad un massimo di 2.400 euro per un docente di secondaria con 35 e più anni di servizio.