Scuola

Stabilizzazione docenti precari: estensione fase transitoria e assunzione da prima e seconda fascia GPS su posti comuni oltre ai posti di sostegno

Nemmeno il tempo di festeggiare il rinnovo del contratto scuola con aumento degli stipendi (va sottolineato che non tutti, tra il personale scolastico, sono soddisfatti dell’obiettivo raggiunto e ritengono gli aumenti accordati “un’elemosina” che non andava accettata) che spunta all’orizzonte il rischio per la scuola di perdere una importante occasione.

Gli obiettivi Ue

I fondi che devono essere assegnati alla scuola dall’Unione europea attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza potrebbero non raggiungere l’obiettivo richiesto dalla stessa UE. Se questo dovesse accadere, potrebbero non essere assegnati nell’entità stabilita.

L’allarme è lanciato dal sindacato Anief, l’unico che avrebbe voluto sottoscrivere il contratto ponte proposto dal ministero prima dell’estate e che avrebbe consentito di risparmiare molti mesi nella sottoscrizione dell’accordo per l’aumento degli stipendi docenti. Se ne saprà di più dopo che si svolgerà la cabina di regia che Raffaele Fitto, ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il PNRR, attiverà con i vari ministeri interessati sullo stato di esecuzione.

La stabilizzazione dei docenti

Per ottenere i fondi, gli impegni presi con l’Europa sulla scuola saranno rispettati solo se si verificherà il concordato potenziamento del personale scolastico e la stabilizzazione di docenti con esperienza pluriennale che hanno svolto positivamente le procedure concorsuali. Eventi al momento lontani dal verificarsi, considerato che ci sono ancora 200mila cattedre che ogni anno vanno a supplenza.

Estendere la fase transitoria

“Nella scuola – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – mancano risorse umane per programmare e attuare le linee di intervento, ne è possibile pensare di assumere 70 mila precari subito senza far scorrere le graduatorie dell’ultimo concorso straordinario bis entro dicembre e senza estendere la fase transitoria all’assunzione dei precari inseriti nella prima e seconda fascia delle GPS su posti comuni oltre ai posti di sostegno come già programmato. Ne ho parlato già venerdì scorso con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, con i ministri Fitto e Giorgetti, al termine dell’incontro tenutosi a Palazzo Chigi. Attendiamo fiduciosi delle risposte positive, sotto forma di cambiamenti sostanziali rispetto alla prima versione del Piano”, conclude Pacifico.