Scuola

Arretrati docenti precari: al momento non c’è distinzione tra contratti al 31 agosto e 30 giugno e contratti di supplenza temporanea stipulati in quel periodo

Spettano anche a supplenti e ai precari della scuola gli arretrati relativi all’aumento degli stipendi conseguenti al rinnovo del contratto scuola firmato dai sindacati con il nuovo Governo di centrodestra, che è riuscito in ciò in cui avevano fallito i suoi predecessori negli ultimi quattro anni.

Arretrati anche per i precari

Le cifre non si discostano da quelle proposte nei mesi scorsi ai sindacati, rifiutate nell’ambito di un contratto ponte da firmare a fine agosto. Ma alla fine il quadro economico generale ha suggerito ai sindacati di accettare, anche sulla base di una clausola che impegna il governo a stanziare nuove risorse il prossimo anno.

Gli arretrati per il personale scolastico saranno un diritto anche del personale a tempo determinato.

E’ un dubbio che attanaglia i supplenti? Ho diritto anch’io agli arretrati del contratto scuola? Sì, gli arretrati riguardano anche i precari, come spiegano fonti sindacali. Gli arretrati contrattuali per il triennio 01/01/2019 -/31/12/2021 saranno corrisposti a tutto il personale docente e Ata, anche con contratto a tempo determinato. Naturalmente, mentre per il personale scolastico a tempo determinato gli arretrati si riferiscono a tutte le mensilità, per i precari gli arretrati saranno erogati in proporzione ai mesi lavorati nel periodo indicato.

Gli arretrati previsti

Al momento non c’è distinzione tra contratti al 31 agosto e 30 giugno e contratti di supplenza temporanea stipulati in quel periodo, ma si attendono indicazioni nei prossimi giorni.

Il Contratto prevede il pagamento di arretrati per 2.362,49 euro medi per tutto il personale della scuola (per i docenti l’ammontare è di 2.450 euro medi).

Per i docenti e il personale Ata un aumento medio già da dicembre pari a 105 euro lordi, che diventeranno 123 euro lordi in media da gennaio.

L’emissione speciale

Beneficeranno del rinnovo circa 1,2 milioni di dipendenti pubblici del comparto Istruzione e Ricerca, di cui oltre 850mila insegnanti.

Gli aumenti e gli arretrati, relativi al contratto 2019-21, verranno pagati a partire dal mese di dicembre tramite emissione speciale della Ragioneria dello Stato.