Scuola

Arretrati contratto scuola 2022: prima di Natale oltre 3mila euro netti di arretrati e circa 110 euro medi di aumenti

Potrebbe essere finalmente arrivata la svolta per il rinnovo del contratto scuola. Lo conferma la convocazione d’urgenza fatta pervenire ai sindacati da parte del ministro Valditara per discutere del rinnovo del contratto della Scuola, Università e Ricerca, scaduto da ormai quattro anni.

Si riparla di contratto ponte

All’ordine del giorno la discussione circa le possibili integrazioni sulla parte economica relativamente al rinnovo del Contratto collettivo nazionale, e che potrebbero consentire di firmare un contratto ponte con clausola che impegna il Governo a stanziare ulteriori risorse da impiegare entro il 2023, per rinnovare ulteriormente un contratto scaduto da anni.

Poche le novità invece che potrebbero arrivare dalla Legge di Bilancio: il premier Meloni ha detto a chiare lettere che la priorità sarà assicurata al caro bollette, per cui ogni altra esigenza dovrà essere necessariamente messa in stand by.

L’impegno per il 2023

Si va quindi verso la firma del Ccnl 2019-2021 sulla base delle cifre finora rifiutate dai sindacati, che consentirebbero prima di Natale di erogare al personale scolastico aumento stipendi e saldo arretrati.

Un ulteriore aggiustamento sarebbe poi garantito nel corso del 2023, quando, si spera, il resto delle criticità potrebbe essere rientrato.

3mila euro di arretrati e 110 euro medi di aumenti

La firma del contratto scaduto da quattro anni consentirebbe di iniziare il 2023 con oltre 3mila euro netti di arretrati e circa 110 euro medi di aumenti. Cifre lontane da quelle richieste dai sindacati ma che garantirebbero in ogni caso un miglioramento della condizione economica e una base di partenza sulla quale trattare il rinnovo successivo.

Presupposto fondamentale sarebbe confermare i circa 300 milioni di euro del Miglioramento dell’offerta formativa al rinnovo contrattuale.