Scuola

Aumento stipendio docenti: firma a un passo con doppio aumento nel giro di pochi mesi

Pochi, ma subito, e soprattutto tutti, ovvero comprensivi degli arretrati. Alla fine i sindacati potrebbero decidere di andare incontro alle difficoltà ormai palesi del Governo nello stanziare cifre che si avvicinano alle richieste fatte negli ultimi anni per quel che concerne l’aumento dello stipendio del personale scolastico.

Un doppio aumento nel giro di pochi mesi

Decidendo quindi di firmare quello che può essere definito un contratto ponte molto simile a quello proposto prima della fine dell’estate e che doveva essere firmato alla fine di agosto, ma che poi è saltato per la decisione pressochè unanime dei sindacati.

Ora si torna a parlare di cifra temporanea, ma con clausola nel contratto che impegna il ministero nel 2023 a stanziare risorse aggiuntive che consentirebbero dunque un doppio aumento nel giro di pochi mesi. Il Governo d’altra parte è stato chiaro: per il momento tutte le energie, inteso quelle economiche, vanno concentrate sul caro bollette, sull’aumento dell’inflazione e sul caro vita che sta condizionando gli italiani.

Priorità alla questione energetica

La priorità è coprire la questione energetica, le bollette. Quindi le risorse le metteremo tutte lì”, ha spiegato Meloni secondo quanto ricostruito dall’Adnkronos.

I sindacati, preso atto della situazione, potrebbero dunque decidere di accogliere la proposta di Valditara di firmare subito l’ipotesi di contratto che garantirebbe subito soldi in più in busta paga (anche se meno di quelli richiesti dai sindacati) e gli arretrati. L’ago della bilancia è quello di apporre una nota sul contratto, con la quale il Ministero e il Governo si impegnano a integrare entro il 2023 rimpinguare i fondi con nuove risorse aggiuntive.

120 euro di aumenti più il salario accessorio

Non ci sono in questo senso certezze circa l’impiego degli oltre 300 milioni provenienti dal salario accessorio, quello destinato alla valorizzazione degli insegnanti, che consentirebbero un ulteriore aumento di circa 20 euro in busta paga. Si aggiungerebbero all’aumento medio di 100/120 euro lordo già garantito.