Scuola

Ha una relazione con un’alunna maggiorenne: insegnante licenziato per aver “violato i doveri inerenti alla funzione docente”

Non è bastato che l’alunna con la quale ha avuto una relazione fosse maggiorenne. Per un docente questa debolezza ha comportato l’essere destituito dal servizio.

La ricostruzione

Per l’insegnante, che lavorava in una scuola superiore della Lombardia, è stato fatale che si venisse a scoprire la sa relazione con una delle sue alunne. Ragazza che aveva compiuto, durante l’anno scolastico, 18 anni. Nel corso del processo, l’insegnante ha spiegato ai giudici che la madre della studentessa era consapevole che sua figlia avesse una storia con il suo insegnante.

Una storia nata dall’iniziale interesse dell’alunna. Sentimento poi ricambiato, con alunna consenziente e ricambiava i suoi sentimenti. Sono serviti tre gradi di giudizio per dichiarare tutte le accuse inconsistenti e smontate.

Addio all’insegnamento

Ma per il docente è stata confermata la destituzione dal servizio. Per lui, interdizione a vita dal mondo della scuola, e per qualunque altra forma di pubblico impiego.

La storia è finita in tribunale non per la relazione in sè, ma per il ricorso del docente contro la destituzione.
Secondo i giudici “il disvalore delle condotte emergeva in tutta la sua gravità considerando, da un lato, il ruolo di responsabilità e la funzione educativa assegnati al docente e, dall’altro, il fatto che gli studenti a lui affidati attraversavano un’età obiettivamente critica sotto il profilo dello sviluppo della personalità e delle modalità di interazione sociale”.

“Grave violazione dei doveri inerenti alla funzione educativa”

Non è bastato il fatto che la madre dell’alunna fosse a conoscenza della relazione, nè il fatto che all’interno delle mura scolastiche non si fosse mai verificato alcun episodio riconducibile alla relazione stessa.

Secondo i giudici, il fatto costituisce “una grave violazione dei doveri inerenti alla funzione educativa”.

Per i Giudici della Corte d’Appello, segnala il Corriere della Sera, “instaurare una relazione sentimentale e sessuale con un’alunna, tanto più se minorenne, significava venir meno in modo radicale ai doveri e alle responsabilità insiti nel ruolo e disvelava la totale incapacità di discernere la sfera professionale da quella personale e la sfera etica da quella sentimentale, giungendo il docente a uniformarsi nei comportamenti a un coetaneo dei propri allievi”.