Economia & Fisco

Bonus 150 euro dicembre 2022: anche per docenti e personale Ata, rientrano anche i precari della scuola

Il sostegno alle famiglie e nello specifico ai lavoratori per sostenere l’aumento del costo della vita degli ultimi mesi potrebbe essere confermato per una terza volta, con l’erogazione di un bonus di altri 150 euro che arriverebbero in busta paga direttamente a dicembre.

Verso un nuovo sostegno

Potrebbe essere di fatto l’ultimo provvedimento del Governo Draghi, la cui esperienza è ormai in dirittura d’arrivo e sta per concludersi nei prossimi giorni quando si concretizzerà il passaggio di consegne con il nuovo esecutivo di centrodestra guidato da Giorgia Meloni.

Se il terzo bonus dovesse essere confermato, si tratterebbe di un provvedimento contenuto nel nuovo decreto Aiuti, e sarebbe il quarto. Il Governo sta infatti pensando a un nuovo provvedimento per prorogare le misure sull’energia in scadenza. Di fatto è già un provvedimento a metà tra attuale e nuovo governo, considerato che sono al lavoro insieme attuale esecutivo e nuova maggioranza.

Sull’agenda dei due governi, che stanno lavorando al momento in simbiosi, c’è naturalmente l’aumento dei costi legato all’aumento delle bollette e al caro energia. Per contrastare queste criticità, si pensa a un aiuti quater. Sarebbe un intervento da circa 10 miliardi di euro che potrebbe essere approvato già nel primo Consiglio dei Ministri del nuovo governo.

Bonus 150 euro anche a dicembre

Se tutto ciò fosse confermato, consentirebbe una proroga del bonus 150 euro anche per il mese di dicembre. Il primo è stato quello di luglio da 200 euro, poi è arrivato quello che verrà pagato a novembre da 150 euro e che si rivolge a una platea ancora più larga. Proprio il bonus da 150 euro, con le stesse caratteristiche, potrebbe essere confermato a dicembre per sostenere le famiglie e i lavoratori in un momento difficile a causa del caro-prezzi. Da definire la platea di beneficiari, che potrebbe essere come per l’ultimo bonus, in base al reddito.

Un provvedimento il cui costo si aggirerebbe sui 3 miliardi di euro. Rientrerebbe anche il personale scolastico, come per i bonus precedenti, con docenti e Ata beneficiari se con un reddito inferiore a 20mila. Lo otterrebbero anche i precari.