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Organico covid Ata: mancano i collaboratori scolastici, scuole al collasso in vista del tempo pieno e del servizio mensa

L’inizio dell’anno scolastico sta confermando la preoccupazione di dirigenti scolastici e sindacati per quel che concerne la carenza di personale ata negli istituti. un’assenza che si sta già facendo sentire in un momento in cui fortunatamente la curva dei contagi si sta mantenendo bassa, ma evidenziando già i primi vagiti di un problema che potrebbe deflagrare definitivamente nel caso in cui il Covid dovesse tornare a far registrare numeri importanti.

Carenza di collaboratori scolastici

Nelle scuole italiane mancano migliaia di unità di personale ATA aggiuntive per poter garantire l’ordinaria amministrazione. Nello specifico si sta facendo sentire la carenza di collaboratori scolastici, fondamentali per assicurare l’essenziale servizio di sorveglianza anche per chi sta per iniziare il tempo pieno e per quegli Istituti dove è previsto il servizio mensa, in avvio nel mese di ottobre.

Problemi anche per quel che concerne le segreterie che in molti casi sono già al collasso per via delle pratiche aggiuntive inerenti il PNRR.

Domanda al di sotto del 90%

In base ai dati forniti da diversi Uffici Scolastici Regionale (USR) sulle assegnazioni per l’anno appena iniziato alle reali richieste delle scuole, emerge come il grado di soddisfazione della domanda di assistenti tecnici è ben al di sotto del 90% molte province.

A farne le spese sono coloro che devono sobbarcarsi un eccesso di lavoro per mancanza di colleghi, penalizzando a cascata poi docenti e studenti, cui non sono garantiti i servizi minimi di assistenza necessari.

La mancanza dell’organico Covid

Ad amplificare questa carenza di personale, la decisione del Governo di non riconfermare l’organico aggiuntivo Covid, decisa in sede di bilancio dal governo Draghi. Decisione che ha riproposto un problema che affonda le radici negli anni passati, in cui continui tagli di personale hanno portato alla situazione attuale.