Scuola

Mobilità docenti 2023: un premio ai docenti che restano nello stesso istituto per più di 5 anni, firmato il decreto

Tra pochi giorni ci sarà il passaggio di consegne tra l’attuale ministro Bianchi e il nuovo titolare che sarà nominato dal neo eletto Governo di centrodestra. Uno degli ultimi provvedimenti presi dall’attuale amministrazione è a favore dei docenti coinvolti nella mobilità, al fine di promuovere la continuità didattica che troppo spesso, soprattutto per via del precariato, viene negata agli studenti.

Incentivare la continuità didattica

Con questo nuovo provvedimento, si assegnerà un premio in danaro ai docenti che decideranno di mantenere la propria sede di servizio purchè possano vantare almeno 5 anni pregressi di permanenza in quella scuola. Per finanziare questo progetto sono stati stanziati tramite decreto ministeriale sulla valorizzazione degli insegnanti 30 milioni di euro.

Lo scopo del provvedimento è incentivare la continuità didattica, in base a numero anni di permanenza nella medesima scuola in una provincia diversa da quella dell’abitazione del docente.

Incentivi anche a chi insegna da più anni in istituti di territori che presentano condizioni socio-economiche più disagiate, con maggiore dispersione o col rischio di spopolamento.

Il parere del Cspi

Il progetto è finanziato con il fondo di valorizzazione dei docenti. Inizialmente si pensava di premiare i docenti che non ottenevano il trasferimento, ma il Consiglio superiore della pubblica istruzione (Cspi) ha bocciato questa visione: “I criteri individuati dal decreto non permettono di incentivare solo chi volontariamente sceglie di assicurare la continuità didattica ma anche chi, pur avendo prodotto domanda di trasferimento, casualmente non l’ha ottenuta”.

Nella formulazione finale, “sono state accolte le istanze espresse nel Cspi ed è così passato il principio che si deve garantire la permanenza in una scuola senza fare domanda di trasferimento: ci è sembrata la cosa più seria – spiega Ivana Barbacci, segretaria della Cisl Scuola – comunque avrebbero potuto soprassedere, purtroppo non l’hanno fatto”. Gli incentivi varranno solo per le prossime domande di trasferimento, tra gennaio e febbraio 2023.