Graduatorie, Gps e supplenze

Disponibilità posti Gps: dal prossimo anno ritorno alle nomine in presenza o far ripetere scelta delle sedi ad ogni turno di convocazione, conoscendo le disponibilità

Da un lato ministero e uffici scolastici convinti che la procedura informatizzata per le supplenze, anche questo secondo anno, sia stato un successo esente da errori, fatti salvi quelli sui quali si è prontamente intervenuti con le dovute rettifiche. Dall’altro lato ci sono sindacati e docenti convinti che l’algoritmo abbia lasciato molto a desiderare, con assegnazioni che hanno penalizzati docenti posizionati meglio in graduatoria in virtù di meccanismi cervellotici, al punto che tutta la procedura dovrebbe essere modificata in favore di un ritorno alle nomine in presenza.

La richiesta dei sindacati

Lo chiedono ufficialmente le segreterie provinciali di Palermo dei sindacati FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola Rua, Snals Confsal e FGU GIlda Unams. La petizione, che a questo punto avrà come destinatario il prossimo ministro dell’istruzione che verrà nominato nelle prossime settimane dal presidente della repubblica su indicazioni del prossimo premier Giorgia Meloni, è in favore dei precari storici penalizzati dall’algoritmo che regola le supplenze da Gae e Gps.

Secondo i sindacati, i docenti precari storici sono stati penalizzati da tutta la procedura di informatizzazione nomine supplenze che non hanno ricevuto un incarico per colpa della mancanza di disponibilità al momento della presentazione della domanda che ha comportato delle scelte “al buio”.

Le scelte al buio

Non solo: la procedura ha impedito loro di ripetere la scelta al secondo turno conoscendo le disponibilità a quel punto note.

In virtù del meccanismo predisposto dal ministero, infatti alcune sedi, non disponibili al primo turno e magari espresse dai docenti, si trovano disponibili successivamente. Penalizzando tutti i docenti che però ormai sono considerati rinunciatari. Alcuni hanno la “colpa” di non aver espresso, per esempio, gli spezzoni. Questo li esclude dall’essere possibili destinatari di incarichi di supplenza.

Sistema iniquo e non funzionale

Secondo i sindacati, si tratta di sistema “iniquo e non funzionale, che calpesta la dignità dei precari della scuola, che ormai non riescono nemmeno a comprendere gli esiti delle pubblicazioni e non accettano l’annullamento di fatto delle fasce delle graduatorie a causa dell’assegnazione unica dei posti che vengono assegnati ai riservisti al di là, appunto, della fascia di appartenenza e anche del titolo nel caso dei posti di sostegno”.

Le alternative

Per questo l’auspicio è quello di tornare l’anno prossimo alle convocazioni in presenza. L’alternativa è quella di modificare il sistema in modo da garantire la conoscenza delle disponibilità prima della scelta, far ripetere la scelta delle sedi ad ogni turno di convocazione, conoscendo le disponibilità, rispettare le fasce ( GAE, GPS I fascia, II fascia, incrociate) per ogni convocazione e passare alle altre dopo l’esaurimento della precedente e quindi chiarire prima la consistenza del contingente delle riserve per fascia di competenza.