Graduatorie, Gps e supplenze

Nomine Gps 2022: docenti in Gae con tanti anni d’esperienza scavalcati da colleghi con un punteggio molto basso

I sindacati non arretrano di un millimetro dalla propria posizione di protesta nei confronti del caos che a loro avviso sarebbe stato provocato dall’algoritmo nel gestire l’assegnazione delle supplenze. Assodato che l’algoritmo non ha avuto problemi tecnici, ma ha lavorato male in quanto impostato secondo logiche che hanno finito per creare penalizzazioni nei confronti dei docenti, favorendo paradossalmente quelli posizionati peggio in graduatoria.

Le proteste dei sindacati

Cosa che costituisce una negazione della logica del merito davanti alla quale ne i sindacati nei diretti interessati possono restare indifferenti.

Lo ha ribadito a Tecnica della Scuola la segretaria regionale Uil Scuola Campania Roberta Vannini:

“Ci sono oltre 200mila precari e molti di questi hanno punteggi elevati e sono rimasti a casa. Abbiamo tantissimi docenti in Gae con tanti anni d’esperienza che si sono trovati scavalcati da persone con un punteggio molto basso. Alcuni di loro, essendo tra i primi in graduatoria, hanno inserito le scuole per loro più comode, se ci fosse stata la presenza avrebbero valutato diversamente perché si sarebbero resi conto che non mettendo quella scuola non avrebbero avuto la possibilità di lavorare e anche perché quest’algoritmo ha fatto un unico calderone considerando 104, riserve, senza tener conto di quelli che prima erano i contingenti quotidiani”.

Le graduatorie incrociate

C’è poi il capitolo sostegno. La novità delle graduatorie incrociate ha portato l’algoritmo ad assegnare cattedre su sostegno a docenti non specializzati, nonostante la disponibilità di docenti con titolo. Il risultato è la penalizzazione dei docenti stessi e soprattutto degli studenti che avrebbero bisogno e che meriterebbero un supporto adeguato da parte di un professionista specializzato: “È paradossale che ci siano tantissimi docenti con il titolo di specializzazione su sostegno che sono rimasti a casa perché tante cattedre sono andate a graduatorie incrociate su sostegno a riservisti (che non hanno il titolo di sostegno)”.

Le disponibilità scomparse

Infine il caso delle scuole scomparse dalla disponibilità dell’algoritmo: “Altra cosa paradossale, molte cattedre non sono state inserite nell’algoritmo in prima fase. Errori? Dimenticanza? Non c’è stato dialogo tra le scuole e l’amministrazione? Altre scuole sono state date a docenti di ruolo che hanno partecipato alle procedure concorsuali che poi sono stati immessi in ruolo e che non possono accettare un ruolo a tempo determinato sullo stesso grado e ordine di scuola. Quelle disponibilità non possono essere rimesse in gioco ma vengono attribuite a docenti con punteggi inferiori. Docenti a cui sono stati assegnati spezzoni in posti molto scomodi (isole, zone di montagna) non potranno concorrere a quelle cattedre. Occorre trovare una soluzione”.