Scuola

Messa a disposizione scuola come funziona: l’esclusione degli iscritti in graduatoria rischia di assegnare cattedre a docenti non specializzati

Man mano che vengono completate le assegnazioni delle supplenze da Gps, si avvicina il momento inevitabile in cui i dirigenti scolastici avranno necessità di rivolgersi allo strumento della messa a disposizione per colmare le caselle ancora vacanti. Una fase che al momento vede esclusi tutti i candidati inseriti nelle graduatorie, in base alla normativa contenuta nella circolare per le supplenze.

I motivi dell’esclusione

Il motivo di questa esclusione è evitare l’invio massiccio di domande alle segreterie scolastiche da parte di coloro i quali sono stati esclusi dall’assegnazione di una cattedra tramite la procedura di informatizzazione nomine supplenze. In questo modo, però, si fa un doppio torto: ai dirigenti scolastici che avranno meno scelta e dovranno ricorrere a personale meno qualificato, soprattutto nel sostegno, e ai candidati stessi, che esclusi dall’assegnazione della cattedra tramite supplenza Gps, magari per i noti inghippi dell’algoritmo si vedono anche preclusa la possibilità di una cattedra tramite mad.

I presupposti della deroga

Già in questi giorni le scuole pubblicano interpelli nazionali per la ricerca di docenti. L’anno scorso a fine settembre era arrivata una deroga a questo divieto. Oggi, a pochi giorni da quella data, non ci sono segnali che fanno pensare possa arrivare una nuova deroga in tal senso. L’anno scorso si poteva assumere da Mad se concorrevano due condizioni:

si erano concluse le assegnazioni delle nomine da GPS nella provincia in cui il docente era inserito in graduatoria e anche in quella di arrivo della messa a disposizione.

era stata esaurita la graduatoria di istituto della scuola in cui vi era la disponibilità, nonché degli istituti viciniori.

I rischi

Secondo il sindacato Gilda degli insegnanti “storicamente, la cosiddetta Mad era una semplice domanda rivolta ai capi di istituto e volerla regolamentare a ogni costo non ha fatto altro che aggravare la situazione”.

Il rischio è che le scuole procedano all’assunzione di un docente senza titolo, a volte ancora studente universitario, rispetto al collega laureato, la cui unica colpa è essere inserito in una graduatoria e non aver ricevuto nessuna proposta di nomina.