Graduatorie, Gps e supplenze, Scuola

Errori algoritmo Gps: via ai ricorsi per violazione del principio del merito per chi viene considerato rinunciatario non avendo espresso la sede

Dalle proteste online contro le ingiustizie dell’algoritmo si passa alle vie di fatto: il meccanismo di assegnazione automatizzata delle supplenze viene considerato illegittimo al punto da meritare un ricorso in tribunale da parte di tutti coloro i quali ritengono di aver subito un’ingiustizia, con esclusioni o assegnazioni non idonee.

Rinunciatario chi non esprime sedi

E poi c’è il caso più frequente, quello in cui i docenti si sono visti scavalcare da colleghi con punteggi inferiori, ai quali sono state attribuite sedi più ambite. Per questo l’Ufficio Legale Anief propone ricorsi al Tar e al giudice del Lavoro. La fattispecie più anomala, secondo il sindacato, è rappresentata dal fatto che l’algoritmo considera rinunciatario chi non ottiene supplenza da GPS per sedi non espresse.

Rinuncia che comporta l’esclusione dalla possibile assegnazione di sedi in caso di successive disponibilità sopraggiunte e utili alle supplenze da GPS. Escluso anche chi ha ottenuto spezzone e non può ottenere da GPS il completamento orario.

Mancata assegnazione dell’incarico

Secondo la circolare delle supplenze, infatti, il candidato che non esprime alcune sedi specifiche “sarà considerato rinunciatario con riferimento alle sedi e alle classi di concorso/tipologie di posto per cui non abbia espresso preferenza. Ne consegue la mancata assegnazione dell’incarico a tempo determinato dalle graduatorie per le quali sia risultato in turno di nomina per l’anno scolastico di riferimento”.

L’esclusione di chi è considerato rinunciatario per quella classe di concorso da supplenze attraverso l’algoritmo ministeriale per l’intero anno scolastico è da considerare una violazione del principio del merito.

Lo spezzone

Il meccanismo vale anche per lo spezzone: l’algoritmo non tiene più in considerazione per i turni successivi il candidato che ottiene spezzone non essendo più disponibili cattedre intere. Non solo: l’algoritmo non spezza le cattedre intere in caso di docente assegnatario di spezzone con diritto al completamento.