Scuola

Insultare un insegnante è reato: il docente è un pubblico ufficiale e la violenza anche verbale nei suoi confronti è punibile con 3 anni di reclusione

Il docente è un pubblico ufficiale, e dunque insultarlo è reato. Con l’inizio della scuola torna il tema delle offese a un insegnante e del rispetto che bisogna portare a questa categoria professionale. Se ne torna a parlare in seguito all’archiviazione del caso che ha visto protagonista una docente aggredita verbalmente da un uomo.

Il ruolo del docente

I docenti, nel pieno delle loro funzioni a scuola, sono pubblici ufficiali a tutti gli effetti. Questo comporta che un’offesa nei loro confronti, anche se depenalizzata, costituisce comunque reato, come se fosse rivolta ad un pubblico ufficiale. Insultare un insegnante è reato: il docente è un pubblico ufficiale e la violenza anche verbale nei suoi confronti è punibile con 3 anni di reclusione

Dunque chi offende un docente si sta rendendo colpevole di oltraggio a pubblico ufficiale. Rischia la condanna chiunque si renda colpevole di questo reato, sia un alunno sia altre persone.

L’art. 357 del Codice Penale dispone che “agli effetti della legge penale, sono pubblici ufficiali, coloro i quali esercitano una pubblica funzione legislativa, giudiziaria o amministrativa“.

Reato depenalizzato

Agli stessi effetti, come disposto dal secondo comma dell’art. 357 novellato dalla l. n. 86/90 e successivamente

L’articolo 341-bis del codice penale così dispone:

“Chiunque, in luogo pubblico o aperto al pubblico e in presenza di più persone, offende l’onore ed il prestigio di un pubblico ufficiale mentre compie un atto d’ufficio ed a causa o nell’esercizio delle sue funzioni è punito con la reclusione fino a tre anni”.

Le condanne

L’articolo 7 del decreto legge n. 53/2019, convertito in legge n. 77/2019, modifica il suddetto articolo 341-bis, disponendo quanto segue:

(( b-bis) all’articolo 341-bis, primo comma, le parole: «fino a tre anni» sono sostituite dalle seguenti: «da sei mesi a tre anni»;

Il reato è stato dunque depenalizzato, ma resta il concetto base: l’insegnante è un pubblico ufficiale quando svolge le sue funzioni a scuola, per questo l’offesa nei suoi confronti è sempre punibile.