Scuola

Call veloce 2022: le immissioni in ruolo potrebbero essere penalizzate in virtù dei vincoli di territorialità dopo l’assunzione

Le immissioni in ruolo 2022 entrano nella fase calda, e l’avvicinarsi della procedura è sancita dalla pubblicazione dell’atteso decreto ministeriale che contiene le informazioni necessarie per portare a termine le operazioni di stabilizzazione a tempo indeterminato del personale docente. Immissioni in ruolo che arrivano in un momento particolarmente delicato a livello ministeriale in virtù della crisi di Governo che porterà ad elezioni anticipate e a un cambio della guardia che potrebbe comportare molte novità.

Quante immissioni in ruolo effettive ci saranno?

Ma per il momento si procede come da programma, sia perchè non ci sono le tempistiche per un cambio in corsa, sia perchè il Governo Draghi farà da traghettatore fino a fine settembre in attesa delle elezioni anticipate.

Per cui si fa riferimento ai 94.130 posti autorizzati qualche settimana fa, di cui circa 14mila riservati al concorso straordinario bis.

Le immissioni in ruolo verranno effettuate attingendo per il 50% da graduatorie ad esaurimento (GaE) e per il 50% da graduatorie di merito (GM) concorsuali.

Le due fasi previste

Tutta la procedura è ormai telematica, e verrà perfezionata mediante due fasi che prevedono la presentazione di altrettante istanze. La convocazione nella prima fase non dà garanzia di assegnazione del posto, considerato che i questa fase, per coprire eventuali rinunce, il ministero provvede a più convocazioni rispetto all’effettiva disponibilità.

In questa fase gli uffici scolastici regionali sono responsabili della procedura.

I sindacati sono come sempre molto scettici circa la reale possibilità che effettivamente si proceda alla totalità delle immissioni in ruolo previste, e il timore è che alla fine si ricorra come spesso accade a molti contratti precari senza i quali le scuole non potrebbero coprire le cattedre e iniziare regolarmente le lezioni.

Perplessità sulla Call Veloce

Secondo il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ci saranno solo 65mila assunzioni, considerato che alcune GaE sono vuote soprattutto al Nord e molte graduatorie concorsuali non sono state ancora pubblicate.

Tornerà la Call Veloce, ma c’è pessimismo: la funzionalità che consente di mettere a disposizione di GaE e docenti inseriti nelle Graduatorie di merito dei concorsi di altre regioni/province i posti residui dalla procedura ordinaria di immissioni in ruolo potrebbe essere penalizzata in virtù dei vincoli di territorialità dopo l’assunzione.

Posti da scorrimento prima fascia Gps

Si punta molto sull’assegnazione dei posti da scorrimento della prima fascia GPS per i posti di sostegno, che comunque prevede un percorso articolato che porta all’incarico a tempo indeterminato.

Se residueranno altri posti in seguito a tutte queste operazioni, verranno messi a disposizione per le supplenze da GPS, con durata fino al 31 agosto 2023.