Scuola

Bonus 200 euro precari scuola: ancora nessuna ufficialità da parte dell’Inps, attenzione a non presentare domande contenenti dichiarazioni inesatte

Non ci sono ancora comunicazioni ufficiali da parte dell’INPS circa le modalità di presentazione domande riservata ai precari della scuola, docenti ed ATA per il bonus 200 euro. Si tratta della categoria degli inclusi dell’ultimo minuto nel bonus 200 euro che doveva tagliarli fuori in virtù della mancanza di un contratto di lavoro a loro intestato nel mese di luglio, mese indicato come utile al pagamento dell’indennità.

L’inclusione dei precari della scuola

Per il momento siamo ancora nel campo delle interpretazioni della norma da parte dei sindacati, e questo mette a rischio la validità delle domande da parte dei precari della scuola. E si sa come in questi casi tempistica e precisione della domanda presentata possano fare la differenza per quel che concerne accoglimento o meno della stessa.

In ogni caso non c’è da avere particolarmente fretta, considerato che in base a quanto stabilito dai sindacati, ci sarà tempo fino al 31 ottobre per presentare una domanda che in ogni caso non verrà pagata prima della fine di settembre. Per tutti gli altri invece il mese di luglio resta quello valido per il pagamento del bonus.

Il limite di 50 giornate

La norma prevede che il bonus è riservato ai lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti che nel 2021 abbiano svolto la prestazione per almeno 50 giornate. L’indennità è corrisposta ai soggetti che hanno reddito derivante dai suddetti rapporti non superiore a 35.000 euro per l’anno 2021.

Questa la norma interpretata dai sindacati come estensiva del bonus anche ai precari scuola, ma per il momento certezze non ce ne sono. Anche perchè per avere l’ufficialità servirebbe una conferma da parte dell’Inps, che in questo momento non c’è, o l’attivazione di una sezione dedicata all’inoltro della procedura, assente anch’essa. Nel frattempo la crisi di Governo con lo scioglimento delle Camere e l’addio ufficiale di Draghi alla presidenza del Consiglio con le elezioni anticipate al 25 settembre certo non aiuta a fare chiarezza.

Il rischio di dichiarazioni inesatte

Per il momento, in attesa di capire se il bonus sarà esteso anche ai lavoratori precari, è meglio non presentare domanda correndo il rischio di presentare dichiarazioni che poi potrebbero non corrispondere al vero.