Scuola

Carta del docente 2022: si riduce da 500 a 350 euro, ma nel frattempo i precari ottengono gli arretrati e i sindacati la chiedono anche per il personale Ata

Per il momento la carta del docente è riuscita a restare immune dall’impatto della riforma del reclutamento docenti, che in una prima formulazione rischiava di intaccarla seriamente per attingere da subito al budget ad essa destinato per finanziare la formazione professionale incentivata.

Per il momento la card è salva

I sindacati hanno subito contestato questa parte della riforma, e alla fine si è giunti a un compromesso che per il momento consente di scongiurare questa ipotesi. Ma per quanto? I sindacati fanno sapere che probabilmente sarà inevitabile nei prossimi anni veder ridurre l’importo della carta del docente.

Difficile infatti che si riesca a mantenere inalterato l’importo attuale di 500 euro anche quando la riforma del reclutamento docenti sarà entrato a regime. Il tutto mentre i sindacati chiedono la sua estensione anche al personale ata e soprattutto ai docenti precari, già alle prese con i ricorsi per ottenere da subito gli arretrati.

Nuova formazione professionale

La carta del docente nasce come bonus da 500 euro finalizzato a consentire al personale docente di ruolo di ottenere un sostegno finalizzato alla formazione/aggiornamento. Per questo è stata individuata dal ministero come fonte di budget da distrarre per il nuovo metodo di formazione professionale, incentivato, previsto quando la riforma andrà a regime. Per questo non c’è da meravigliarsi se nei prossimi anni potrebbe ridursi per far fronte alle spese previste dalla riforma.

L’unica certezza è che per il momento la card docenti resta e non vede modificare il suo importo. Ma è una misura costosa: sono 387 i milioni necessari per finanziarla, e la nuova riforma ha difficoltà a reggere questo impianto.

Da 500 a 350 euro

E infatti la riforma necessita di parte del budget della card docenti, sia per la scuola di Alta Formazione che per pagare i tutor dei nuovi percorsi abilitanti, per un totale di 50 milioni di euro. Ci sono poi i 40 milioni di euro per sostenere il sistema di formazione del personale docente. Questi 96 milioni di euro che dovranno essere distratti dalla carta del docente potrebbero comportare nei prossimi anni una riduzione dell’importo che ogni docente potrà percepire da 500 a circa 350/370 euro.