Scuola

Docenti abilitati 30 cfu: luce in fondo al tunnel per chi aspetta la procedura straordinaria per abilitazione in altre classi di concorso o gradi di istruzione

Man mano che si approfondiscono le novità contenute negli emendamenti al decreto che riforma il reclutamento dei docenti, emergono dettagli che tratteggiano i contorni del modo in cui si diventerà insegnanti nei prossimi anno. Uno degli aspetti più delicati riguarda la gestione dei docenti che attendono di ottenere una abilitazione per altra classe di concorso.

Chi possiede già un’abilitazione

Il riferimento è a quegli insegnanti che possiedono già un’abilitazione per un’altra classe di concorso o grado di istruzione, o specializzati sostegno ma che non sono ancora abilitati. La percentuale maggiore riguarda quegli insegnanti che puntavano molto sulla procedura straordinaria finita nel dimenticatoio nonostante le domande già presentare e addirittura i diritti di segreteria per l’iscrizione già versati.

Molte procedure messe in stand by nello stesso periodo sono state riattivate, ma non questa. Forse proprio in virtù della volontà di provare a dare una risposta con la riforma del reclutamento docenti. Secondo infatti il nuovo testo, chi possiede già abilitazione su una classe di concorso o su altro grado di istruzione e chi possiede specializzazione sul sostegno può ottenere, se possiede titolo di studio necessario con riferimento alla classe di concorso, l’abilitazione in altre classi di concorso o gradi di istruzione.

Come ottenere i crediti e come devono essere suddivisi

Per fare questo, è necessario però ottenere 30 CFU/CFA del percorso universitario e accademico di formazione iniziale. I crediti dovranno essere così suddivisi: 20 CFU/CFA nell’ambito delle metodologie e tecnologie didattiche applicate alle discipline di riferimento e 10 CFU/CFA di tirocinio diretto.

Per questa procedura, al momento, il testo del decreto non prevede ne limiti ai posti disponibili né prove in ingresso. Ma i lavori sono in corso e novità potrebbero ancora arrivare in tal senso. di certo sarebbe una risposta importante per tutti coloro i quali attendevano la procedura straordinaria di cui non si è più sentito parlare. Nell’abito di una riforma che da sindacati e forze politiche continua a essere aspramente criticata, si tratta in ogni caso di una buona prospettiva di svolta.