Scuola

Stipendi docenti: non si va oltre i 1400 euro al mese per i laureati in Scienze della formazione primaria e ci sono rilevanti differenze tra i vari gruppi disciplinari

Che la situazione retributiva in Italia sia deficitaria è concetto chiaro a tutti, da tempo, e l’aumento dell’inflazione e gli ultimi scossoni arrivati da pandemia e conflitto in Ucraina non hanno fatto altro che acuire una situazione già di per se drammatica.

Un contratto in ritardo

Per i docenti questa situazione è ancora più marcata, sia rispetto ad altri settori del pubblico in Italia sia, soprattutto, rispetto ai colleghi europei. In tutto ciò il ritardo colpevole con cui si sta procedendo alla trattativa per il rinnovo del contratto scuola, che in ogni caso non porterà cifre capaci di rivoluzionare la situazione ma solo di migliorarla leggermente in vista di una nuova immediata contrattazione, non fa altro che peggiorare le cose.

Quando poi i dati vengono messi nero su bianco, accentuano tutta la loro cruda drammaticità. Ci sono poi all’interno di una categoria già di per se penalizzata, delle situazioni ancora più difficili: i laureati in Scienze della formazione primaria sono all’ultimo posto per le retribuzioni.

Rilevanti differenze tra vari gruppi

Lo descrive perfettamente il rapporto Almalaurea, che evidenzia come “tra i laureati magistrali biennali del 2016 intervistati a cinque anni dal conseguimento del titolo si registrano rilevanti differenze tra i vari gruppi disciplinari”.

Ma ci sono differenza anche tra i laureati magistrali a ciclo unico, intervistati a cinque anni, all’interno dei diversi gruppi disciplinari. Ad esempio i laureati del gruppo medico e farmaceutico hanno buone chance occupazionali, registrando un tasso di ottenimento del lavoro pari al 92,9%.

Male i laureati del gruppo giuridico, con un tasso di occupazione all’81,2%.

Gli stipendi più bassi

Il tasto dolente riguarda poi, come spesso accade, le retribuzioni. Tra i laureati magistrali biennali sono soprattutto i laureati di ingegneria industriale e dell’informazione e di informatica e tecnologie ICT a riuscire a ottenere alte retribuzioni con 1.893 e 1.851 euro mensili netti.

Non arrivano invece a 1.400 euro mensili le retribuzioni dei laureati dei gruppi educazione e formazione, psicologico e letterario-umanistico.

Tra le lauree magistrali a ciclo unico, riescono a ottenere le migliori retribuzioni i laureati del gruppo medico e farmaceutico con 1.898 euro. Per il gruppo di educazione e formazione si arriva a 1.404 euro mensili.