Scuola

Assegnazioni provvisorie 2022 quando fare domanda: buona notizia per i docenti vincolati, possono partecipare anche quelli immessi in ruolo nel 2020-2021 e nel 2021-2022

Per i docenti vincolati si aprono interessanti prospettive in virtù di un orientamento da parte del ministero propenso a consentire la domanda di assegnazione provvisoria 2022-2023 anche a tutti i docenti immessi in ruolo nel 2020-2021 e nel 2021-2022.

Novità la prossima settimana

Non c’è ancora l’ufficialità, ma fonti sindacali confermano che ci sarebbe questa volontà da parte del Ministero dell’Istruzione. Difficile che arrivino conferme ufficiali entro questa settimana, più probabile che si possa ottenere un annuncio in occasione della prossima settimana.

Prima bisognerà attendere la firma del CCNI utilizzazioni 2022-2023. Una firma che consentirebbe il prolungamento di un anno del CCNI mobilità annuale 2019-2022. Per quel che riguarda le tempistiche, l’orientamento è quello di consentire l’apertura di una finestra temporale per la presentazione delle domande dal 27 giugno al 9 luglio 2022.

Le tempistiche

Si tratta di circostanze ancora tutte da ratificare da parte del ministero, e potrebbero essere suscettibili di modifiche dell’ultimora prima di essere confermate ufficialmente. In ogni caso, la procedura dovrebbe essere attivata tra fine giugno e inizio luglio per consentire poi di avere il tempo di attuare tutte le procedure per tempo, prima dell’avvio del prossimo anno scolastico.

Si tratta di un’istanza la cui presentazione è particolarmente importante, in considerazione del fatto che l’art.7, comma 1, del CCNI utilizzazioni 2019-2022, in via di conferma, prevede come motivi di richiesta per l’assegnazione provvisoria dei docenti di ogni ordine e grado.

I motivi di richiesta

  • ricongiungimento ai figli o agli affidati di minore età con provvedimento giudiziario;
  • ricongiungimento al coniuge o alla parte dell’unione civile o al convivente, ivi compresi parenti o affini, purché la stabilità della convivenza risulti da certificazione anagrafica;
  • gravi esigenze di salute del richiedente comprovate da idonea certificazione sanitaria;
  • ricongiungimento al genitore.

Nei prossimi giorni se ne saprà sicuramente di più e arriveranno conferme ufficiali, nel frattempo si tratta sicuramente di uno spiraglio che lascia ben sperare tutti coloro i quali stavano con il fiato sospeso in attesa di novità.