Scuola

Riforma reclutamento: assunzione da GPS senza vincoli con un canale di abilitazione di un anno ai precari con 36 mesi di servizio svolto

L’occasione è di quelle da non perdere: il mondo della scuola si trova a un bivio, perchè il rinnovo del contratto scuola e la riforma del reclutamento insegnanti potrebbero costituire davvero uno spartiacque capace di proiettare l’insegnamento nel nostro Paese verso il futuro. Questo a patto che si sfrutti adeguatamente l’opportunità di intervenire cos pesantemente su molteplici aspetti della scuola.

Le richieste dei sindacati

In caso contrario, sarà l’ennesima occasione persa e la conferma che le belle parole sulla valorizzazione dell’insegnamento e l’importanza dell’istruzione restano tali, senza trasformarsi in nulla di concreto.

Le richieste sono molteplici: l’assunzione da GPS senza vincoli con un canale di abilitazione di un anno ai precari con 36 mesi di servizio svolto, che consenta di accedere alle graduatorie permanenti e poi al ruolo. Con il ripristino del doppio canale di reclutamento e l’assunzione degli Ata su tutti i posti vacanti.

I presupposti, secondo i sindacati, non sono dei migliori in virtù di un atteggiamento, a loro dire, del ministro dell’istruzione Bianchi chiuso al dialogo e al confronto.

Salvaguardia degli idonei

Tantissimi gli emendamenti presentati dai sindacati, e che consentirebbero, se accolti, di imprimere una svolta alla scuola così come si intende oggi. Gli emendamenti abbracciano i più svariati aspetti, come le nuove forme di individuazione e immissione in ruolo, la riduzione (cancellazione ancora utopistica) del precariato, la mobilità senza più vincoli gratuiti, gli organici da trasformare tutti in diritto (a cominciare da quello Covid che nei prossimi giorni vedrà scadere tutti i contratti e che non sembra avere possibilità di essere rinnovato a settembre), la formazione iniziale e permanente e la salvaguardia di coloro che sono risultati idonei a seguito della partecipazione ai concorsi pubblici nella scuola.

Impossibile pensare che tutti questi emendamenti possano essere accettati, ma se anche qualcuno di essi dovesse passare costituirebbe un primo passo in avanti importante, una base su cui lavorare. Senza dimenticare nel frattempo l’urgenza di firmare il rinnovo del contratto scuola che porti nelle tasche dei docenti e degli ata gli arretrati e gli aumenti concordati.