Economia & Fisco

Bonus 200 euro precari scuola: confermata per il momento la beffa dell’esclusione per i docenti e Ata che a luglio non saranno titolari di un contratto di lavoro

Docenti e Ata precari rischiano seriamente di restare fuori dal bonus 200 euro del governo finalizzato a sostenere i lavoratori in un momento in cui l’aumento del costo della vita sta facendo sentire pesantemente i suoi effetti. Se in un primo momento sembrava solo un timore, adesso sembra davvero che per questa categoria di lavoratori possa arrivare la beffa del non vedersi riconosciuto un bonus riservato invece a praticamente tutti.

Esclusioni eccellenti

La possibilità che restino esclusi tutti i docenti e Ata non di ruolo con incarico che termina il 30 giugno 2022 è strettamente legata al fatto che il bonus verrà erogato a luglio, proprio quando questi lavoratori non hanno contratto e non risultano quindi lavoratori. Si tratta di lavoratori che hanno beneficiato dell’esonero dello 0,80% nel primo quadrimestre dell’anno in corso.

Sono dipendenti che beneficiando della Naspi solamente dal mese di luglio 2022 in poi, non otterranno neanche il bonus dall’Inps (rileva la Naspi solo di giugno). C’è ancora la speranza di una sanatoria che li ricomprenda nel bonus.

I requisiti

Il bonus da 200 euro rientra nell’ambito del Decreto Aiuti per pensionati e lavoratori dipendenti (anche per i docenti e Ata) con reddito fino a 35.000 euro. Non c’è ancora una data di erogazione certa, ma stando a quanto comunicato dal Governo, verrà pagato “non appena tecnicamente possibile”.

Il bonus è riservato anche a tutti coloro che per il mese di giugno 2022 percepiranno l’indennità di disoccupazione o la Naspi, compreso i percettori del reddito di cittadinanza, ai lavoratori stagionali e ai colf (collaboratori domestici).

La platea

La platea è di un totale di circa 31,5 milioni di cittadini. Non sarà necessario fare alcuna richiesta per ricevere il bonus, che verrà erogato dal ministero direttamente nel cedolino della pensione o nella busta paga, come fosse un vero e proprio aumento. Arriverà con la busta paga di luglio (nel caso dei pensionati, attraverso l’Inps).

Per gli autonomi i contorni dell’erogazione sono ancora in via di definizione.