Scuola

Rinnovo contratto scuola: trattativa lampo, subito 3mila euro di arretrati e 100 di aumenti medi in busta paga per un contratto già scaduto da 40 mesi

Rinnovare subito il contratto scuola già scaduto per poi iniziare subito a ragionar sulle necessità del prossimo contratto, che dovrà definitivamente dare risposte concrete al personale scolastico. I sindacati spingono per non creare troppe difficoltà nel rinnovo contrattuale 2019-2021, e parlano addirittura della necessità di una trattativa lampo, senza riunire in un unico testo le norme contrattuali, come invece chiede la parte pubblica.

Testa al prossimo rinnovo

In questo modo, ci si potrà poi concentrare sul rinnovo successivo, che corrisponderebbe al contratto nazionale che dovrebbe essere attualmente in vigore. Il motivo è semplice: perdere tempo su un contratto collettivo di lavoro già scaduto da cinque mesi, con relativi finanziamenti già stanziati e non più integrabili, non ha senso.

Secondo noi “serve un contratto ponte proprio perché il periodo 2019-2021 è trascorso e l’inflazione in questo momento è galoppante, considerando che addirittura abbiamo sfiorato il tetto del 6% dell’aumento del costo della vita” solo nell’ultimo periodo. Lo spiega Anief.

Recuperare gli arretrati

All’agenzia Teleborsa, il sindacalista ha sottolineato come sia ora di voltare pagina rispetto alla situazione economica dei dipendenti della scuola che continuano a percepire gli stipendi di dieci anni fa integrati dal solo aumento del 2018 pari al 3,48%: anche ieri all’Aran, Anief ha sottolineato che “bisogna piuttosto subito recuperare gli arretrati, cioè i più di 3mila euro di arretrati e più di 100 euro di aumento, per poi affrontare nel contratto 2022-2024 tutti i temi che sono stati posti dal governo”, andando quindi finalmente a riconoscere parità di trattamento tra personale precario e di ruolo, specifiche indennità, nuovi profili professionali Ata, valorizzazione dei Dsga e dello staff dell’autonomia.

Contratto scaduto da 40 mesi

“Non è possibile ancora – conclude Pacifico – perdere ulteriore tempo, quando un contratto è scaduto da più di 40 mesi. A condizione sempre che siano approvati anche i cambiamenti alla Riforma scolastica, sia in tema di formazione iniziale sia sulla formazione in itinere degli insegnanti”, andando quindi a cambiare profondamente il Decreto Legge n. 36 pubblicato lo scorso 30 aprile in Gazzetta ufficiale contro il quale abbiamo già scioperato lo scorso 6 maggio e ci fermeremo nuovamente con un secondo sciopero da giorni proclamato per il prossimo 30 maggio.