Scuola

Abilitazione all’insegnamento: importanti novità nelle prove del concorso, cambia lo scritto e arriva anche un test specifico per la prova orale

Non contiene innovazioni sufficienti a soddisfare il mondo degli aspiranti docenti e soprattutto dei sindacati, oltre che di molte forze politiche, ma in ogni caso la riforma del reclutamento docenti modifica sostanzialmente il mood in cui si accederà alla professione nei prossimi anni. Se lo modificherà in meglio o in peggio solo il tempo potrà dirlo, e dipenderà soprattutto da quanto si riuscirà a risolvere il problema del precariato e della supplentite, che penalizza non solo i docenti ma anche e soprattutto gli studenti, privati della giusta continuità didattica.

Le novità

Una delle novità introdotte dal tanto vituperato decreto legge n. 36/2022 che ha modificato il sistema di formazione inziale e reclutamento dei docenti della scuola secondaria, riguarda le prove concorsuali, sia per quel che concerne lo scritto che l’orale.

Come cambiano formazione e reclutamento

Il nuovo sistema di formazione iniziale e accesso al ruolo dei docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado è strutturato in base ai seguenti criteri:

un percorso universitario e accademico abilitante di formazione iniziale con prova finale, corrispondente a non meno di 60 CFU/CFA, nel quale sono acquisite dagli aspiranti docenti competenze teorico-pratiche;
un concorso pubblico nazionale, indetto su base regionale o interregionale;
un periodo di prova in servizio di durata annuale con test finale e valutazione conclusiva.

Le prove del concorso

Come detto i concorsi, che avranno cadenza annuale anche grazie alla nuova struttura semplificata voluta dal ministero, saranno caratterizzati da:

prova scritta
prova orale
graduatoria di merito, in base ai punteggi ottenuti nella prova scritta, nella prova orale e nella valutazione dei titoli, nel limite dei posti messi a bando (quindi la GM comprende i soli vincitori)

La prova scritta

La prova scritta prevede:

più quesiti a risposta multipla o di una prova strutturata sino al 31 dicembre 2024
più quesiti a risposta multipla e con più quesiti a risposta aperta dal 1° gennaio 2025.

Questo significa che sino al 31/12/2024, la prova scritta può articolarsi in quesiti a risposta multipla o può essere strutturata; dal 01/01/2025, invece, la medesima si articolerà in quesiti a risposta multipla e quesiti a risposta aperta.

La prova orale

La prova orale sarà finalizzata ad appurare le conoscenze disciplinari, le competenze didattiche e le capacità e l’attitudine all’insegnamento anche attraverso un test specifico.

Ci potrà essere quindi un test specifico finalizzato ad accertare le suddette competenze e l’attitudine all’insegnamento.