Scuola

Rinnovo contratto scuola: regna il pessimismo, ecco perchè

Secondo una prima bozza dell’atto di indirizzo che dovrà regolamentare la trattativa per il contratto scuola, nulla si dice in merito alle cifre. Un rinnovo del contratto in colpevole ritardo, che quando vedrà la luce sarà già abbondantemente scaduto a conferma della situazione paradossale che sono costretti a vivere sulla propria pelle i dipendenti del mondo della scuola.

Trattativa non ancora conclusa

In ogni caso nella bozza dell’atto di indirizzo per la trattativa del contratto sulla scuola, ci sono alcuni elementi chiarificatori. In particolare quello relativo alle “funzioni di sostegno all’autonomia scolastica”.

“Le funzioni strumentali al piano dell’offerta formativa (in particolare le funzioni svolte da docenti che supportano l’attività collegiale: coordinatori di classe, di dipartimento, di Ptof, tutor dei neo-immessi in ruolo) – si legge nel documento – rappresentano un insostituibile sostegno per l’autonomia e l’innovazione scolastica, in quanto punti di riferimento e sollecitatori della partecipazione dei docenti al raggiungimento degli obiettivi definiti dal piano dell’offerta formativa”. “Il CCNL – continua l’atto di indirizzo – procederà ad una rivisitazione di tali funzioni che ne garantisca l’adeguata valorizzazione”.

Non ci sono però dettagli circa i fondi e le risorse messe a disposizione per questa indispensabile “adeguata valorizzazione”. Così come al momento non sono ancora messe sul piatto, a livello ufficiale, cifre relative al rinnovo del contratto scuola.

Sul piatto 107 euro lordi

Ricordiamo che al momento gli ultimi accordi parlano di 107 euro di aumento e quasi 2.000 euro di arretrati. Il famoso aumento a tre cifre ritenuto minimo indispensabile per poter essere considerato sufficiente. Le prospettive però non sono delle migliori: “Dobbiamo dire la verità alle persone, il Governo sta tagliando i fondi alla scuola. Gli stipendi non si riempiono con gli slogan ma con le risorse che devono rendere conto dell’inflazione e della perdita del potere d’acquisto. Auspichiamo che si apra finalmente un confronto serio sul contratto che sia incentrato proprio sulle risorse per i lavoratori”. Lo ha detto il Segretario generale UIL Scuola Pino Turi.