Scuola

Nuovo concorso scuola 2022: l’alternativa alla prova a crocette

Con le semplificazioni delle procedure pubbliche introdotte lo scorso autunno dal ministro Brunetta, si credeva di essere giunti a un punto definitivo per quel che concerne la struttura dei concorsi scuola, al punto che l’ultimo tassello sembrava essere costituito dall’ufficializzazione della cadenza annuale delle procedure, anche per merito delle loro nuova fisionomia semplificata.

Criticità emerse negli ultimi concorsi

Ma gli ultimi concorsi ordinari per infanzia e primaria prima e poi per secondaria, hanno messo in evidenza alcune criticità per la verità già emerse in occasione del concorso Stem della scorsa estate. Un boom di bocciati risultato della difficoltà evidente dei quesiti a crocetta, delle loro imperfezioni e in generale di una formula che evidentemente non rappresenta più la soluzione ideale per selezionare i docenti di domani.

Anche di questo, ma forse un po’ a sorpresa, dovrà occuparsi il ministro Bianchi nelle prossime settimane quando discuterà con forze politiche prima e poi con i sindacati della riforma del reclutamento.

Rischio bando ogni due anni

La soluzione più comoda dal punto di vista organizzativo, ma più rischiosa dal punto di vista dei risultati, è quella di confermare la formula a crocette. Ma gari rivedendola dal punto di vista contenutistico e strutturale, in modo che non si ripetano più situazioni come quelle viste negli ultimi concorsi ordinari. In questo modo si potrebbe subito proseguire sulla strada del concorso con cadenza annuale. In caso contrario, si rischia di dover adottare una struttura diversa delle prove concorsuali che consenta però di bandire il concorso ogni due anni.

Se Bianchi decidesse di eliminare i “concorsi a quiz”, andrebbe incontro sia alle richieste delle forze politiche che dei sindacati.

Avanti con i concorsi annuali

Lo stesso Bianchi non ha nascosto la sua delusione per gli esiti degli ultimi concorsi a crocette: “E’ un concorso che noi abbiamo ereditato dal passato, con una modalità di organizzazione anche delle prove che si è dimostrata non adeguata”, “noi poi andremo verso concorsi annuali“, ha detto Patrizio Bianchi a proposito delle prove del concorso, sottolineando che “questo era l’ultimo passaggio di una storia precedente – aggiunge sul concorso che ha sollevato molte polemiche, definito dai sindacati una specie di terno al lotto – che ha dimostrato tutti i limiti, non c’è nessun dubbio“. Ma per rivoluzionare tutto i tempi sono particolarmente ristretti.