Docenti precari: doppio canale di reclutamento e assunzione da graduatorie per titoli
Il precariato continua a essere dominante nella scuola italiana. Secondo le ultime stime, su 1.180.351 contratti personale docente-Ata censiti al 31 dicembre dal Ministero dell’Istruzione, uno su quattro era a tempo determinato, soprattutto al Nord. La piaga della supplentite continua dunque a essere dominante e dovrà essere affrontata nella prossima riforma del reclutamento docenti. Prima, però, serviranno altri interventi.
Le sentenze della Corte di giustizia europea
Lo impone anche il Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa, che spinge per un ricorso minimo ai contratti a tempo determinato e per un periodo limitato. Lo confermano anche le sentenze della Corte di giustizia europea che hanno consentito a molti precari di ottenere importanti risarcimenti. Che non bastano però a compensare l’assenza di certezze.
Assunzione dei precari attraverso le graduatorie per titoli
“Dal 2015, ad oggi, – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – ben due concorsi ordinari, tre concorsi riservati e una procedura straordinaria di assunzioni sono state approntate dallo Stato italiano per assorbire il precariato e rispondere alle denunce arrivata a Bruxelles (dove è pendente presso la Commissione europea ancora la procedura d’infrazione NiF 4231/14) ma le cattedre per il ruolo sono rimaste sempre per la metà vacanti (55.952 l’ultima tornata) e comunque non sempre tutte disponibili, specialmente su posti di sostegno dove il 40% è su posti in deroga. La soluzione proposta da Anief è semplice: estendere alle GPS (le nuove graduatorie provinciali per le supplenze), l’attuale sistema del doppio canale di reclutamento utilizzato per le GAE, con l’assunzione dei precari attraverso le graduatorie per titoli, per il 50% dei posti disponibili. Chi è assunto senza abilitazione avrebbe la conferma del ruolo soltanto dopo la frequenza positiva di un anno di corso di specializzazione universitario da svolgere durante l’anno di prova. Questa proposta trova tutti gli altri sindacati sostanzialmente favorevoli, manca soltanto l’ok del ministro Bianchi e della maggioranza del Governo. Martedì potrebbe essere finalmente la volta buona”.
Assunzione per il 50% dei posti disponibili
Le soluzioni proposte dal sindacato sono ormai note: l’assunzione per il 50% dei posti disponibili da graduatorie per titoli da prevedere anche per i docenti di religione cattolica, la stabilizzazione anche del personale ATA e dei facenti funzione DSGA e l’attivazione immediata in organico dei 20 mila posti previsti dal contratto in profili professionali di coordinamento. Anief sottolinea come sia indispensabile “confermare nei ruoli i tanti docenti assunti con riserva a seguito di provvedimenti giurisdizionali che hanno superato l’anno di prova. Per non parlare dei 40 mila contratti Covid in scadenza il cui finanziamento fino a giugno è stato coperto con i fondi del decreto Ucraina ma di cui non si ha certezza per il prossimo anno scolastico“.