Scuola

Docenti precari: i cinque punti per dire addio alla supplentite

La prossima settimana il dibattito tra ministero e sindacati, archiviate le elezioni Rsu, entrerà nel vivo per quel che concerne la riforma del reclutamento scolastico. Il ministro dell”istruzione sembra avere le idee chiare in merito, ma le sue proposte dovranno essere confrontate con quelle dei sindacati, ed è su questo piano che si giocherà la partita più complicata.

Le possibili soluzioni per i precari della scuola

Nel frattempo le forze politiche continuano a proporre le possibili soluzioni per consentire un’immissione in ruolo e una stabilizzazione dei precari che dia due risposte al mondo della scuola: quelle di cui necessitano i supplenti, precari da molti anni, e quelle che attendono gli alunni e le scuole, alla ricerca di una continuità didattica che sembra ormai un miraggio.

Il senatore Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega e vicepresidente della commissione Cultura a Palazzo Madama, su Facebook, riporta l’elenco delle priorità della Lega in merito ai docenti.

I cinque punti chiave per cambiare la scuola

“1) Riattivazione percorsi formativi abilitanti all’insegnamento (Pas) per chi ha tre annualità di servizio, con estensione agli “ingabbiati” e accesso diretto ai corsi di specializzazione sul sostegno per chi ha tre annualità di esperienza specifica; 2) Riforma e fase transitoria (per superare il precariato “cronico”) del reclutamento dei docenti, con eliminazione test a risposta chiusa; 3) Ripristino interprovincialità dell’assegnazione provvisoria ai docenti vincolati; 4) Ripristino graduatorie di merito concorsi; 5) Ulteriore estensione utilizzo graduatorie ritardatarie del concorso straordinario. Sono le questioni su cui attualmente è principalmente incentrato il nostro impegno per gli insegnanti”.

Il futuro dei concorsi dopo il fallimento dei quiz

Temi che saranno sicuramente oggetto di dibattito in occasione dell’incontro del 12 aprile tra sindacati e ministero. Il recente fallimento dei quiz ordinari a crocette, sicuramente pone sul piatto una questione ancor più urgente, considerato che rappresentano al momento il modello di concorso che Bianchi vorrebbe riproporre annualmente.