Mancata assunzione in ruolo docenti: risarcimento di 1.500 euro per tassazione indebita
Niente tassazione da parte dello Stato sui risarcimenti sanciti dal giudice al personale scolastico per compensare la mancata assunzione a tempo indeterminato e quindi l’abuso dei contratti a termine. E’ la decisione presa dalla Sezione Terza del Tar della Lombardia, che ha emanato una significativa sentenza del 25 marzo con cui un docente si è visto risarcire, dopo ricorso, l’importo “di euro 1.512,87 illegittimamente trattenuto a titolo di ritenuta IRPEF” applicata sul risarcimento di 6.175,00 assegnato sempre a seguito di ricorso.
Irpef trattenuto indebitamente
“Questa sentenza – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – ci dice che l’amministrazione non può trattenere indebitamente l’Irpef sui risarcimenti assegnati ai docenti per la scellerata reiterazione dei contratti a termine. Si tratta di un principio importante, perché a questo punto a nostro avviso va applicato a tutte le sottrazioni illegittime applicate in casi analoghi, come se si trattasse di semplici redditi di lavoro”.
Ricorso fondato
Il caso è stato esaminato dal Tribunale Amministrativo Regionale che ha ritenuto “il ricorso fondato”, motivando la decisione con la spiegazione che “il Ministero resistente ha indebitamente trattenuto, rispetto alla liquidazione dovuta al ricorrente a titolo di risarcimento, e nell’ambito della corresponsione complessiva degli emolumenti stipendiali, un importo pari ad euro 1.512,87, a titolo di tassazione sul reddito di lavoro”.
Stop tassazioni indebite
Secondo il Tar, dunque, “il ricorso deve dunque essere accolto, con obbligo per l’amministrazione resistente di provvedere alla corretta esecuzione del giudicato inerente alla sentenza da ottemperare, da cui consegue in via immediata, in sede di cognizione incidentale connessa all’odierno giudizio, e fatto salvo il rapporto tributario sottostante – il cui eventuale accertamento con valore di giudicato è rimesso al Giudice fornito di giurisdizione”.
Dunque con questa sentenza non sarà applicata più alcuna tassazione da parte dello Stato sui risarcimenti sanciti dal giudice al personale scolastico per compensare la mancata assunzione a tempo indeterminato e quindi l’abuso dei contratti a termine.