Scuola

Stipendio supplenze brevi: c’è la data per il pagamento, quando gli arretrati

E’ fissata per lunedì 28 marzo 2022 la data di esigibilità per l’accreditamento dei pagamenti inerenti l’emissione speciale del 18 marzo 2022. L’emissione è riservata al personale supplente breve e saltuario. L’annuncio è stato dato dal sito di NoiPA all’interno di una nota. All’interno dell’emissione dovrebbero essere compresi anche gli stipendi arretrati.

I contratti coinvolti

L’emissione riguarda i contratti che alla data del 18 marzo 2022 risultano autorizzati dalle segreterie scolastiche. Devono essere contratti per i quali, allo stesso tempo, il sistema della Ragioneria Generale dello Stato deve aver verificato la disponibilità di fondi sui capitoli di spesa inerenti.

Gli istituti di credito, in base alla normativa SEPA, possono effettuare gli accreditamenti sui singoli conti correnti dalle 00.00 fino alle 24.00 dello stesso giorno.

Diversi mesi arretrati

Intanto sulla situazione di insegnanti e personale Ata (supplenze brevi e Covid) che lavorano da mesi senza essere pagati è intervenuta la Flc Cgil Firenze e Toscana “Insegnanti e personale Ata lavorano nelle scuole senza essere pagati, in alcuni casi anche da mesi. Decine di casi su Firenze, centinaia in tutta la Toscana, in ogni grado di scuola. Sono i cosiddetti “supplenti brevi”, all’interno dei quali si considerano anche i “supplenti Covid”, chiamati per far fronte all’emergenza pandemica. Tutta ‘colpa’ del fatto che per finanziare le supplenze brevi c’è un specifico fondo del Ministero dell’Istruzione, con un apposito capitolo di spesa che si consuma rapidamente e che poi deve essere rifinanziato dal Ministero dell’Economia. Ma nel frattempo passano mesi, e questi lavoratori e queste lavoratrici continuano a prestare servizio senza stipendio, spesso arrivando anche da fuori regione, con ingenti spese da sostenere”.

Inefficienze dello Stato

“Una situazione che già si era palesata negli anni scorsi, ma che non aveva mai raggiunto i numeri odierni: ora infatti è esplosa con l’aumento delle supplenze brevi del cosiddetto “organico Covid”. “Una situazione grave e inaccettabile: questi lavoratori e queste lavoratrici, che svolgono regolarmente il loro prezioso servizio, devono pagare sulla propria pelle e le proprie tasche le inefficienze dello Stato” dice Emanuele Rossi, segretario generale di Flc Cgil Firenze e membro della segreteria di Flc Cgil Toscana.

Supporto delle iniziative legali

Per ovviare a questa situazione, in collaborazione con la Flc Cgil nazionale è stata lanciata una campagna che, attraverso azioni legali verso il Ministero dell’Istruzione, porti all’immediato pagamento degli stipendi: “Invitiamo lavoratrici e lavoratori a muoversi in tal senso, le nostre sedi sono a disposizione, più saremo e più la campagna avrà effetti”, spiega Rossi. Ieri sul tema si è svolta un’assemblea online di Flc Cgil Toscana con lavoratori e lavoratrici, dove è stato spiegato che il sindacato supporterà gratuitamente le iniziative legali per i propri iscritti.

Ricorsi e diffide

Contestualmente, sempre all’assemblea di ieri, è stato presentato l’avvio di un’altra campagna di Flc Cgil, rivolta a quei docenti obbligati a svolgere ore di formazione fuori dall’orario di lavoro e non retribuite, in contrasto con le disposizioni europee. A livello nazionale sulla questione il sindacato ha già prodotto ricorsi e diffide, ma senza risposte. Anche in questo caso la FLC Cgil propone il supporto legale per il riconoscimento economico del lavoro svolto”.