Economia & Fisco

Bonus benzina 200 euro a chi spetta: anche rateizzazione bollette

Il bonus benzina 200€ è stato approvato dal Consiglio dei ministri nell’ambito del decreto energia finalizzato ad aiutare gli italiani in questo momento di aumento dei prezzi legati agli effetti della crisi in Ucraina. Grazie al bonus benzina, il Governo si propone di limitare gli incrementi record dei prezzi al consumo di luce, gas e carburanti.

Non solo bonus: anche taglio delle accise

Oltre al bonus benzina, ci sarà anche il taglio delle accise sui carburanti di 25 centesimi per un mese. Oltre a questo via libera al bonus benzina da 200 euro per il 2022.

Per ottenere l’effetto di contenere i prezzi dell’energia, il decreto punta sulla riduzione delle accise sulla benzina e sul gasolio impiegato come carburante per autotrazione attraverso una riduzione del prezzo di benzina e gasolio di 25 centesimi di euro al litro. La decisione avrà valore di 30 giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento.
Il bonus benzina per il 2022 consiste in un importo del valore di buoni benzina ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti. Il massimo sarà un importo di 200 euro per lavoratore. Il bonus non concorre alla formazione del reddito.

Rateizzazione delle bollette

Ci sarà anche la possibilità di rateizzare le bollette, misura che gli italiani attendono da due anni. «Al fine di contenere gli effetti economici negativi derivanti dall’aumento dei prezzi delle forniture energetiche – si legge nel testo – le imprese con sede in Italia, clienti finali di energia elettrica e di gas naturale, possono richiedere ai relativi fornitori con sede in Italia la rateizzazione degli importi dovuti per i consumi energetici, relativi ai mesi di maggio e giugno 2022, per un numero massimo di rate mensili non superiore a ventiquattro».

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha spiegato che «a differenza degli scorsi provvedimenti, gran parte degli interventi di oggi non sono finanziati dal bilancio pubblico, ma dalle aziende del comparto energetico. Tassiamo una parte dei profitti in eccesso che i produttori stanno facendo grazie all’aumento dei costi delle materie prime, e redistribuiamo questi soldi alle imprese e alle famiglie in difficoltà».