Scuola

Scatto stipendiale docenti 2013: il documento del ministero che fa ben sperare

Il tema del recupero dello scatto stipendiale dell’anno 2013 sta tornando di moda nell’ultimo periodo, con le richieste dei sindacati affinchè venga riconosciuto ai docenti al fine della progressione economica nell’ambito del riconoscimento del servizio prestato, quindi alla Ricostruzione carriera.

La situazione attuale

Per i docenti assunti prima del 01/09/2011 le classi/fasce stipendiali sono:

  • da 0 a 3 anni
  • da 3 a 9 anni
  • da 9 a 15 anni
  • da 15 a 21 anni
  • da 21 a 28 anni
  • da 28 a 35 anni
  • da 35 anni a fine servizio

Per tutti i docenti assunti dopo il 01/09/2011 le classi/fasce stipendiali sono invece:

  • da 0 a 9 anni
  • da 9 a 15 anni
  • da 15 a 21 anni
  • da 21 a 28 anni
  • da 28 a 35 anni
  • da 35 anni a fine servizio

Il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro

La distinzione tra gli assunti prima e dopo il 01/09/2011 dipende dal nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro relativo al personale del Comparto Scuola, che ha rimodulato le posizioni stipendiali per coloro che ottenevano il ruolo a partire dal primo settembre 2011.

La legge n. 122/2010 aveva previsto che gli anni 2010, 2011, 2012, 2013 non fossero considerati validi ai fini della progressione economica. Poi via via sono stati recuperati tutti gli anni, tranne il 2013.

Ciò comporta che il docente che presenta l’istanza per la Ricostruzione carriera, non si vede riconosciuto l’anno 2013.

Il recupero dello scatto di anzianità corrispondente all’anno 2013 potrebbe essere possibile o con un provvedimento ad hoc del Governo, sollecitato dai sindacati, o tramite ricorso individuale.

Il documento che fa ben sperare

A far ben sperare il fatto che sul sito ministeriale stato pubblicato un Documento con oggetto “Idee e proposte per una scuola che guarda al futuro”.

Tra i punti cardine di tale atto – elaborato dal Comitato di 18 esperti coordinati dall’attuale Ministro Bianchi e voluto dall’ex Ministro Azzolina – si parla di carriera dei docenti che ad oggi risulta basata sulla sola esperienza/anzianità di servizio:

“Inoltre, l’attuale assetto della carriera del personale docente si basa su una progressione retributiva per anzianità. Come è noto vi è da tempo in Italia un dibattito sulla necessità di creare una carriera dei docenti basata non soltanto sull’esperienza acquisita ma anche su altri criteri qualitativi. Auspichiamo che tale dibattito possa essere ripreso e rilanciato con il massimo grado possibile di partecipazione e condivisione. Riteniamo che la formazione in servizio debba avere un ruolo importante tra i requisiti che potranno essere utilizzati nella costruzione della carriera”.