Scuola

Concorso straordinario per il ruolo: sentenza sul punteggio minimo per superarlo

Una sentenza del Tar spazza via i dubbi circa la legittimità di una soglia minima dei 7/10 (punteggio minimo di 56/80) richiesta per il superamento delle prove scritte di un concorso. La soglia è legittima soprattutto se siamo al cospetto di un concorso straordinario finalizzato anche ad eliminare il precariato storico.

Punteggio minimo non raggiunto

Secondo il Tar del Lazio, la necessità di prevedere un punteggio minimo è necessaria per stabilire un criterio di merito collegato alle prove svolte. Nulla da fare dunque per il docente che si è rivolto al Tar Lazio chiedendo l’annullamento degli atti del concorso per non aver raggiunto la soglia minima richiesta di punteggio.

Secondo il Tar la soglia è prevista espressamente dalla legge. Il bando prevedeva la necessità di raggiungere un punteggio di 7/10 per superare la prova scritta.

Selezione necessaria

E’ discrezione del ministero prevedere un punteggio minimo che consenta una selezione dei candidati più meritevoli: “Non è preclusa la possibilità che sia stabilita una soglia minima più alta, ciò che in sé corrisponde all’esigenza, ragionevole ed apprezzabile favorevolmente, di effettuare – soprattutto nei concorsi caratterizzati da un altro numero di partecipanti e di posti banditi – una stringente selezione dei più meritevoli, in perfetta linea con i principi scolpiti dall’art. 97 Cost.” (Cons. Stato, n. 5639/2015).

Concorso straordinario 2020 per il ruolo

Secondo il Tar, in considerazione dell’elevato numero di posti messi a concorso e del carattere diffuso della procedura sia sotto il profilo spaziale che con riferimento alle classi interessate, occorre svolgere un contemperamento tra una pluralità di interessi, tra i quali, a titolo esemplificativo: le esigenze delle istituzioni scolastiche ad avere un numero adeguato di docenti rapportati alla richiesta di offerta formativa; mantenere elevato il livello di preparazione dei docenti che superano la procedura concorsuale; evitare la formazione di nuovo precariato e ridurre o rimuovere quello storico.

Diventa dunque logica la determinazione di un punteggio minimo, una soglia minima applicabile a tutti i concorrenti su base nazionale garantisce il rispetto del principio di par condicio tra i partecipanti alla procedura concorsuale.