Scuola

Nuovo concorso straordinario: chi resta fuori, le esclusioni eccellenti

Entro il 15 giugno si svolgerà finalmente uno dei concorsi più attesi degli ultimi tempi: il nuovo concorso straordinario. Manca ancora l’ufficialità della data, per il momento è stato indicato solo un limite massimo entro il quale la procedura dovrà svolgersi. Metà giugno è una scadenza improrogabile, soprattutto in considerazione del fatto che si vuole poi procedere con l’immissione in ruolo in tempo per l’avvio del nuovo anno scolastico a settembre.

Esclusioni eccellenti

I docenti già destinatari di nomina da prima fascia GPS non possono partecipare al concorso. Via libera invece ai docenti assunti a tempo indeterminato da altre procedure. Vale come titolo di accesso anche l’abilitazione specifica o titolo di accesso alla specifica classe di concorso ovvero analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente.

La buona notizia è che il decreto Milleproroghe ha recuperato un concorso che era stato promesso entro la fine dello scorso anno, e che in molti temevano fosse caduto nel dimenticatoio.

Assunzioni a tempo determinato

Il concorso consentirà di effettuare assunzioni a tempo determinato, seguite poi da formazione e anno di prova. La graduatoria sarà composta dai candidati che avranno superato la prova disciplinare.

Come detto l’obiettivo è procedere con le immissioni in ruolo già a partire dall’anno scolastico 2022/23. I contratti inizialmente saranno a tempo determinato, per il periodo durante il quale i docenti prenderanno parte, con oneri a proprio carico, a un percorso di formazione, anche in collaborazione con le università, che ne integra le competenze professionali. Dovranno poi prendere parte al percorso annuale di formazione iniziale e prova. Superata la prova conclusiva del percorso di formazione e ottenuta la valutazione positiva per l’anno di prova, il docente potrà essere assunto in ruolo dal punto di vista giuridico ed economico dal 1° settembre 2023 nella medesima istituzione scolastica presso cui ha prestato servizio con contratto a tempo determinato.

Requisiti di accesso al concorso

Secondo quanto sancito dal decreto Milleproroghe, la procedura è

riservata ai docenti non compresi tra quelli di cui al comma 4 che, entro il termine di presentazione delle istanze di partecipazione, abbiano svolto nelle istituzioni scolastiche statali un servizio di almeno tre anni, anche non consecutivi, negli ultimi cinque anni scolastici, valutati ai sensi dell’articolo 11, comma 14, della legge 3 maggio 1999, n. 124.

La conferma quindi che è necessario un anno di servizio specifico per la classe di concorso per cui si partecipa. Le annualità previste per l’accesso valgono solo se svolte nella scuola statale, anche in gradi di scuola diversa o su posto di sostegno anche senza specializzazione. Vale solo il servizio nelle scuole statali.

Gli anni validi

Non è ancora chiaro se nei cinque anni da considerare si possa comprendere pure l’anno scolastico 2021/22.

In caso contrario saranno validi gli anni scolastici 2016/17, 2017/18, 2018/19, 2019/20, 2020/21.

L’annualità è valida nel momento in cui si consegue servizio prestato per almeno 180 giorni nell’anno scolastico o, ai sensi dell’articolo 11, comma 14, della legge 3 maggio 1999, n. 124 un servizio prestato ininterrottamente dal 1° febbraio fino al termine delle operazioni di scrutinio finale