Graduatorie, Gps e supplenze

Aggiornamento Gps 2022: occhio alle fake news

E’ ancora in stand by la decisione del ministero inerente l’aggiornamento Gps nel 2022. Un aggiornamento che era già programmato, ma che rischia di saltare per i dubbi del Ministero circa le tempistiche di modifica del nuovo regolamento che dovrebbe andare a regolamentare l’aggiornamento stesso. Ricordiamo che quest’anno poi si sarebbe dovuto verificare l’atteso allineamento con le Gae, motivo in più per non disertare l’appuntamento.

Confermare il regolamento attuale

Forze politiche e sindacati hanno già fatto sentire la loro voce in queste settimane, riuscendo, pare, a convincere il Governo circa l’opportunità di procedere all’aggiornamento Gps confermando il regolamento attuale, che potrebbe poi essere modificato con calma più avanti. Il Ministero sembra più propenso ad accettare questa eventualità di quanto fosse in un primo momento, ma non si può ancora parlare di certezze.

Specializzati del V e del VI ciclo

Lo conferma anche Flc Cgil, preoccupata dal fatto che nonostante fosse previsto (dall’OM 60/2020) che in questo anno si provvedesse all’aggiornamento delle Gps, al momento in questo senso non si possano dare ancora certezze a quanti intendevano iscriversi e inserirsi per la prima volta e a quanti avevano necessità di aggiornare le propria posizione: “Quello che chiediamo è di rispettare questo impegno, cosa che consentirebbe l’inserimento a pieno titolo degli specializzati del V e del VI ciclo. Nei tre incontri con il Ministero, invece, abbiamo appreso la volontà dell’Amministrazione di andare (se non si riuscirà ad avere il regolamento in tempi congrui) a una proroga dell’aggiornamento”.

Occhio alle fake news

Il sindacato non è pessimista, ma predica prudenza perchè si tratta di una partita tutt’altro che chiusa: “E chi dà per scontato che si andrà di certo all’aggiornamento delle Gps, diffonde una fake news e commette l’errore di dare informazioni semplicistiche,” accusa il sindacato.

Il numero di precari coinvolti è enorme, per cui non ci si può permettere scelte avventate o superficiali: “Noi siamo per l’aggiornamento, per dare alle 700mila persone in attesa l’opportunità di aggiornare la propria posizione (o di aprirla per la prima volta, come nel caso dei neolaureati); e poi perché il Ministero ha una credibilità da rivendicare e questo può farlo dal momento in cui tiene fede agli impegni, c’è un tema di credibilità delle istituzioni,” conclude Manuela Pascarella di Flc Cgil.