Scuola

Stipendio docenti precari: ennesima sentenza, deve essere uguale a quello di ruolo

Continuano ad arrivare sentenze favorevoli nei confronti dei docenti precari, che vedono riconosciuto il loro diritto a uno stipendio equiparato a quelli di ruolo. L’ultima sentenza in ordine di tempo, ma non di importanza (anzi, con un’importanza sempre maggiore perchè ogni sentenza che si aggiunge alle precedenti non fa altro che confermare e avvalorare l’indirizzo preso dalla giurisprudenza in questo senso) arriva dalle Marche.

Indennizzo per la mancata considerazione degli aumenti

La sentenza conferma la volontà di garantire parità di trattamento del personale precario della scuola rispetto a quello di ruolo. La decisione è stata presa dal Tribunale del Lavoro di Fermo, che ha stabilito come il ministero debba risarcire un insegnante del posto con 4.766 euro come indennizzo per la mancata considerazione degli aumenti stipendiali derivanti dai periodi di servizio svolti come supplente.

Secondo la sentenza emessa dal giudice, l’insegnamento di tutto il periodo pre-ruolo concorre “all’esatta ricostruzione della carriera, all’inquadramento nella corrispondente fascia stipendiale e al pagamento delle differenze retributive”.

Cancellare l’abuso di precariato

Una sentenza che conferma la linea sostenuta da tempo dal sindacato Anief, che ha contribuito a far sì che questa posizione dei giudici diventasse sempre più presente nei tribunali italiani, al pari di quelli internazionali.

Non bisogna infatti dimenticare la pronuncia favorevole del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa a proposito della denuncia di Anief già accolta dal Comitato europeo dei diritti sociali sulla esigenza di equiparare il lavoro precario a quello a tempo indeterminato e cancellare l’abuso di precariato. È sempre possibile ricorrere giudice del lavoro per ottenere il recupero degli scatti stipendiali del periodo pre-ruolo come docente e Ata: il ricorso può essere presentato sia da lavoratori precari che da dipendenti già di ruolo.

Diritto all’integrale ricostruzione di carriera

Inoltre, è sempre possibile ricorrere per vedersi riconosciuto il diritto all’integrale ricostruzione di carriera commisurata agli effettivi anni di servizio non di ruolo e per ottenere immediatamente il corretto inquadramento stipendiale. Anief, infine, mette a disposizione di tutti i dipendenti scolastici un Calcolatore online che gratuitamente, in pochissimi minuti, quantifica il recupero delle differenze retributive. Le somme da recuperare, attraverso il ricorso al giudice, variano in media da 1.000 a 40.000 euro, con punte di centinaia di migliaia di euro non assegnati.