Scuola

Proroga organico covid: scoppia la polemica per il mancato rinnovo dei contratti

Non c’è pace per l’organico Covid Ata e docenti. Dopo la proroga per tutti al 31 marzo 2022, in attesa di reperire i fondi per consentire di far arrivare i contratti fino a fine anno scolastico, si registrano nuove polemiche legate al rinnovo degli accordi del contingente assunto per aiutare le scuole a gestire l’emergenza pandemica.

Rinnovo dei contratti, chi resta fuori

La polemica sarebbe legata al fatto che alcuni dirigenti scolastici, secondo il sindacato FGU Sinatas, non stiano prorogando i contratti a tutti i lavoratori in scadenza: “appare pretestuosa e inopportuna da parte di alcuni Dirigenti scolastici e DSGA, che a nessun titolo possono discriminare decidendo di poter scegliere a chi prorogare i contratti in essere“, avverte Michele Mileto. “Appare alquanto vessatorio l’atteggiamento di taluni che a fronte di assenze dovute ai diritti derivanti da applicazione del CCNL, non procedano al rinnovo dei contratti per cui ci siamo battuti come Organizzazione Sindacale“.

Intervento del Ministero

Una situazione che può essere risolta solo tramite l’intervento del Ministero, che in questo senso deve ancora finire di chiarire tutti gli aspetti legati al rinnovo dei contratti: “Restiamo in attesa di leggere da parte del MIUR una Nota esplicativa e risolutoria ed una attenta vigilanza affinché non ci siano applicazioni “ad personam” delle proroghe a cui hanno diritto i lavoratori tutti“ dice la sindacalista Fgu Sinatas.

La proroga dei contratti docenti e Ata era giunta al termine di settimane difficili di trattative dei sindacati e di alcune forze politiche con il Governo, per far sì che i fondi entrassero nella Legge di Bilancio. Inizialmente erano stati stanziati 300 milioni per il rinnovo di tutti i contratti Covid docenti e 100 per quelli Ata. Fondi che avrebbero consentito di rinnovare tutti i contratti docenti fino a fine anno scolastico e pochi contratti Ata. Alla fine si è deciso di far confluire tutti i fondi in un unico calderone che ha dato vita a un totale di 400 milioni che servirà per rinnovare tutti i contratti Covid docenti e ata fino a fine marzo 2022. In attesa di reperire altri fondi che portino tutti i contratti fino a fine anno scolastico.

Sospiro di sollievo per i presidi

Una decisione accolta con soddisfazione proprio dai dirigenti scolastici, che avevano minacciato fine del tempo pieno e gravi difficoltà di gestione delle scuole in caso di mancato rinnovo. Dopo la decisione del ministero (il personale a tempo determinato, già contrattualizzato ai sensi dell’art. 58, comma 4-ter, del D.L. 73/2021, può continuare a svolgere le proprie prestazioni anche dopo la data del 30 dicembre 2021 e che le istituzioni scolastiche, sulla base delle disposizioni normative contenute nella Legge di Bilancio 2022, potranno procedere con la proroga dei contratti già stipulati) arriva però questa gatta da pelare. Il Ministero dovrà intervenire su questa situazione legata al fatto che alcuni dirigenti scolastici, secondo il sindacato FGU Sinatas, non stiano prorogando i contratti a tutti i lavoratori in scadenza a fronte di assenze dovute ai diritti derivanti da applicazione del CCNL.