Scuola

Prolungamento vacanze di Natale scuola: l’ipotesi torna di moda

Si torna a parlare della possibilità di un prolungamento per le vacanze di Natale a scuola. La curva dei contagi continua a salire e le statistiche dicono che il virus ha una maggiore incidenza soprattutto nelle fasce di età non vaccinate, dunque tra i 0 e i 9 anni. L’incidenza in Italia sarebbe passata da 275 a 317 casi per 100mila. Il diffondersi della variante Omicron nel nostro Paese, ancora di difficile quantificazione, aumenta l’incertezza.

Rientro dalle vacanze a rischio

Per questo alcuni esperti ritengono che soprattutto in questa fascia di età, non sarebbe sbagliato lasciare i bambini a casa per un tempo maggiore al rientro dalle vacanze di Natale. Una proposta che era stata già ventilata nelle scorse settimane e poi boccata, ma che adesso torna di moda e di cui si potrebbe riprendere a parlare nel caso in cui i contagi dovessero continuare a crescere.

Il parere di Galli

Ne è convinto il prof Massimo Galli, già direttore di Malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano, secondo cui queste fasce di età avrebbero “un maggior rischio di diffondere l’infezione ma il fatto che in questo periodo non vadano a scuola è già un elemento favorevole. Considererei la possibilità, se le cose vanno veramente male con la variante Omicron, di prolungare le vacanze natalizie per i piccoli non vaccinati. Non voglio tirarmi addosso un’iradiddio di critiche però, francamente, ci sarà da pensare eventualmente a una procrastinazione delle vacanze se le cose vanno male o malissimo. Non sto sollecitando un ritorno alla dad, ma suggerendo di pensare ad un possibile, maggiore iato, soprattutto per tutte le quelle fasce non vaccinate e non vaccinabili”.

I dati parlano chiaro

Limitatamente alla popolazione in età scolare, l’Istituto Superiore di Sanità ha diramato dati in base ai quali i contagi sono elevati, soprattutto nella fascia di età 6-11, dove si osserva all’incirca il 50% dei casi diagnosticati nella popolazione 0-19.