Scuola

Sciopero scuola 10 dicembre 2021: una questione è già risolta

Lo sciopero scuola di oggi 10 dicembre è un segnale chiaro e forte nei confronti delle istituzioni da parte di un mondo da troppo tempo ai margini degli interventi dello Stato, a dispetto della centralità della sua funzione sociale e non solo. Tanti i sindacati oggi in piazza a Roma, che protestano per una serie di motivazioni che si sono andate via via accumulando nell’ultimo periodo e non solo. E che hanno portato alla protesta odierna. C’è anche Anief tra i sindacati scesi oggi in piazza per protestare contro il Governo.

Proteste contro l’obbligo vaccinale

Tra i punti più critici, quello relativo alla prossima introduzione dell‘obbligo vaccinale, ritenuto inutile e discriminatorio per il personale scolastico, che non ha nemmeno la possibilità, in caso di rifiuto, di essere spostato ad altra mansione come invece previsto per altri settori.

Anief ritiene anche ridicoli gli aumenti per il solo personale docente, è illegittimo l’abuso dei contratti a termine, le lezioni sono a rischio contagio Covid-19, permangono gli illegittimi vincoli nei trasferimenti. “Siamo all’umiliazione del personale Ata”. Oggi si svolge la manifestazione nazionale a Roma dei sindacati, sit-in dalle 9.30 al Ministero dell’Istruzione. Corteo in partenza alle 10.30 da Piramide.

Riscrivere la Legge di Bilancio

Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “la Legge di Bilancio deve essere riscritta per far ripartire il Paese e il Patto per la Scuola della primavera scorsa deve essere ancora onorato dal Governo: anche le riforme sugli organici in caso di dispersione scolastica e l’introduzione dell’educazione motoria alla primaria sono provvedimenti in manovra a costo zero. Per noi così non va: la Scuola merita rispetto” e per questo abbiamo presentato oltre 30 emendamenti.

Una questione intanto è già risolta

Nel frattempo però almeno qualcosa sembra muoversi dal punto di vista del rinnovo dei contratti Covid Ata: nuove risorse reperite dal Governo, e he saranno destinate anche al mondo della scuola, dovrebbero consentire la proroga dei contratti del personale tecnico e amministrativo fino a giungo 2022, come già stabilito per i docenti. Ma non basta.