Scuola

Green pass scuola alla Camera, bocciati tutti gli emendamenti

Il decreto Green Pass scuola, ma in generale tutto il decreto che disciplina la certificazione verde, è arrivato alla Camera. Questo significa che nel giro di pochi giorni diventerà legge, e non comprenderà le modifiche che avevano richiesto i sindacati. L’approdo del provvedimento a Montecitorio sancisce il conto alla rovescia verso il 20 novembre, quando arriverà l’approvazione definitiva in seguito alla fiducia chiesta dal Governo e accordata al Senato due giorni fa.

I 14 emendamenti presentati

Il testo presenta delle modifiche nel titolo ed è composto da 11 articoli dopo essere stato proposto dallo stesso Governo il 21 settembre scorso. Il decreto sancisce le modalità per estendere l’obbligo della certificazione vaccinale nei luoghi di lavoro del settore pubblico e privato.

Una brutta notizia per Anief che aveva proposto 14 emendamenti fondamentali per limitare l’illegittimità del Green Pass. Infatti Anief con gli emendamenti proposti aveva chiesto di non rendere il Green Pass obbligatorio per accedere al lavoro. Altre proposte di modifica riguardavano l’aumento del numero di dipendenti e delle sedi, la riduzione della quantità di alunni per classe, l’aumento degli stipendi, interventi su educatori e Ata. “Con questa scelta – dice il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico – si sono aggravati ulteriormente i carichi di responsabilità dei lavoratori della scuola, come di tutto il pubblico. Per noi rimane un’imposizioni illegittima, contro la quale continueremo a batterci perché vessatoria e discriminante”.

Green Pass valido almeno fino alla primavera 2022

Con l’approvazione definitiva del decreto, diventa legge l’obbligo del Green Pass negli ambienti di lavoro, già in vigore dallo scorso 15 ottobre e valido fino alla fine dello stato di emergenza, che scade il 31 dicembre prossimo ma che sarà sicuramente rinnovato almeno fino alla primavera. Il Green Pass è valido per i lavoratori del settore pubblico e privato.

Il decreto introduce le misure urgenti sui test antigenici rapidi e proroga, dal 30 novembre a fine anno, della somministrazione a prezzi contenuti dei test rapidi per la rilevazione dell’antigene SARS-CoV-2. Previsto, infine, il trasferimento al ministero della Salute del servizio di contact center per l’acquisizione delle certificazioni verdi, stanziando altri 3 milioni di euro.

Gli emendamenti bocciati

questi gli emendamenti che il sindacato aveva presentato al decreto Green Pass: Gratuità della certificazione verde; Tamponi rapidi salivari; Validità certificazione verde; Lavoro agile; Ripristino dell’organico Covid-19; Revisione organici; Interventi sul dimensionamento scolastico; Numero alunni per scuola; Rapporti alunni docenti; Adeguamento organico di fatto all’organico di diritto; Revisione criteri organico sostegno; Revisione criteri organici educatori; Indennità di rischio biologico; Assistenti tecnici negli istituti comprensivi.

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