Scuola

Fase transitoria scuola: stabilizzazione precari con assunzione per titoli e servizio

Potrebbe diventare presto realtà la tanto sospirata fase transitoria del reclutamento dei precari. Uno strumento valido per stabilizzare migliaia di insegnanti precari, in attesa da anni di essere assunti in ruolo e privi dell’abilitazione.

Sfiducia nei concorsi ordinari

Secondo Orizzonte Scuola, un incontro tra le forze politiche della maggioranza della settima commissione, cultura e istruzione, e i vertici del Ministero dell’Istruzione e dell’Università avrebbero discusso con profitto della possibilità di ricorrere a questa soluzione per creare una valida alternativa al reclutamento attraverso i concorsi ordinari, che in questi ultimi due anni in particolare hanno dimostrato tutti i loro limiti.

L’idea è quella di attuare una fase transitoria del reclutamento, come da tempo chiedono i sindacati, direzione verso la quale spingono anche diversi partiti come Lega e Fratelli d’Italia. Ma una prospettiva che trova d’accordo anche alcuni esponenti del PD. E’ da tempo convinto di una soluzione simile Mario Pittoni, che sta cercando di introdurre il ritorno al doppio canale di reclutamento, che consentirebbe un’assunzione per titoli e servizio dei precari con almeno tre anni di servizio da affiancare ai concorsi ordinari destinati ai nuovi laureati.

Stabilizzazione con concorsi per titoli e servizio

I sindacati spiegano che “la scuola non ha alcun bisogno di concorsi di abilità. Per questo continueremo a rivendicare una soluzione transitoria che accompagni la situazione a regime, tutta ancora da definire: la soluzione al problema del precariato resta un nuovo sistema di reclutamento a regime che preveda formazione ed attività di tutoraggio e che preveda, in una fase transitoria la stabilizzazione, con concorsi per titoli e servizio, per tutti coloro che vantano un’esperienza lavorativa di almeno trentasei mesi con assunzioni a tempo indeterminato”, ha detto Pino Turi, il segretario generale.

Doppio canale di reclutamento con GPS da prima e seconda fascia

“Anziché andare ad introdurre l’ennesimo cambio dei titoli indispensabili per l’accesso ai concorsi pubblici – dice Marcello Pacifico, leader del sindacato Anief – riteniamo che sarebbe molto più utile e coerente andare a reintrodurre il doppio canale di reclutamento con le GPS da prima e seconda fascia, senza imporre quei limiti gratuiti per le inclusioni nelle graduatorie che i governanti della scuola hanno voluti a tutti i costi salvo ora doversi ricredere e cercare una soluzione alternativa. Solo in questo modo potremmo rispondere positivamente a quanto ci chiede l’Unione europea da anni, anche per non incorrere in multe pesanti per l’abuso reiterato di precariato: la logica è quella di arrivare a stabilizzare, a titolo definitivo, tutti coloro che hanno dimostrato sul campo di potere svolgere il mestiere dell’insegnante”.

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