Scuola

Green Pass scuola: abolizione e tamponi gratis per tutti, anche studenti

Prosegue la battaglia da parte dei sindacati nei confronti del Green Pass scuola, misura ritenuta non solo inutile, ma addirittura dannosa alla luce dell’evoluzione che sta caratterizzando la pandemia e delle misure vaccinali intraprese dal Governo. Il sindacato Anief è in prima linea e non si fermerà fino a quando questa misura non sarà rimossa.

Green Pass inutile: sono tutti vaccinati

Secondo il sindacato, il Green Pass scuola va abolito perché “la maggior parte della popolazione è vaccinata”. Lo spiega il presidente Anief Marcello Pacifico a Orizzonte Scuola. Il Green Pass scuola dovrebbe essere abolito, dal momento che non ha più ragione di esistere considerato che “non c’è più copertura europea sulle norme introdotte dal governo italiano sul Green Pass. Piuttosto che pensare di prorogare la norma, il governo dovrebbe abolirla”.

Tamponi gratuiti per tutti

L’alternativa al Green Pass scuola dovrebbe essere l’introduzione dei tamponi gratuiti, che consentirebbero, questi sì, di tracciare il quadro epidemiologico della popolazione scolastica, per quel che concerne i dipendenti come insegnanti e Personale Ata. Ma non solo. Secondo Pacifico i tamponi andrebbero eseguiti su “studenti, insegnanti, amministrativi ed educatori senza distinzione tra chi ha o non ha il Green pass, proprio perché il tampone rappresenta uno strumento di protezione e nei luoghi di lavoro deve essere fornito dal datore di lavoro”.

Anief si batte già da tempo per presentare una serie di modifiche alla regolamentazione inerente il Green Pass, e lo ha fatto mediante la presentazione di una serie di emendamenti, anche alla Legge di Bilancio 2022, che hanno come obiettivo finale il conciliare le lezioni in presenza con lo stato di pandemia.

Riordino degli organici e del dimensionamento scolastico

La condicio sine qua non per ripristinare un sistema che funzioni è l’abolizione del Green Pass scuola, unito al tracciamento tramite tamponi gratuiti per tutti. Secondo Pacifico, il Governo dovrebbe puntare sul “riordino degli organici e del dimensionamento scolastico per evitare che il prossimo anno scolastico, il terzo consecutivo, ci si ritrovi nelle stesse condizioni, ovvero avere delle classi che non sono in regola per quanto riguarda il distanziamento durante il Covid”.

Secondo Anief “non sono in regola nemmeno al di là del Covid nel rapporto alunni per classe. Le cosiddette classi pollaio non sono quelle 3000 che ha individuato il ministro Bianchi perché, se il numero di alunni di classe alla spaziatura delle aule, queste 3000 diventano 150mila, cioè una su due classi in Italia non rispetta le norme sulla sicurezza che impongono per gli alunni da 1,80 a 2 metri di spazio. Se consideriamo che la maggior parte delle classi ha una media di 25 alunni e 35 metri quadrati, la matematica non è un’opinione, dobbiamo intervenire subito per il prossimo anno scolastico. Bisogna poi pensare al numero di sedi. Bisogna ripristinare le 4.000 sedi di dirigenza soppresse”, come pure di Dsga ha denunciato Pacifico.

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