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Sciopero trasporti 15 ottobre 2021: chiesta revoca, il rischio resta

Aleggia la minaccia di una nuova agitazione in concomitanza con l’introduzione del Green Pass obbligatorio nel mondo del lavoro venerdì. Lo sciopero trasporti 15 ottobre 2021 rischia di mettere nuovamente in ginocchio il Paese e di complicare notevolmente gli spostamenti di coloro i quali usano i mezzi pubblici per lavoro, studio o motivi personali. Lo sciopero potrebbe riguardare anche il mondo della scuola. La minaccia del nuovo sciopero di tutto il settore pubblico e privato è previsto per il 15 ottobre, ma potrebbe protrarsi anche per i successivi 5 giorni. L’agitazione è stata indetta da FISI e CONF.S.A.F.I e dovrebbe protrarsi per 96 ore ad oltranza dalla mezzanotte del 15 ottobre alla mezzanotte del 20 ottobre.

Chiesta la revoca

Il possibile sciopero di 5 giorni di tutto il comporto pubblico e privato dovrebbe scattare a partire dal 15 ottobre. Una data non casuale, dal momento che coincide con l’introduzione del Green Pass per tutto il mondo del lavoro. Dopo le proteste di sabato scorso, si preannuncia un nuovo weekend caldo sul fronte delle manifestazioni, anche se lo sciopero è ancora da confermare e c’è la possibilità che venga revocato. Infatti la Commissione di Garanzia ha bloccato lo sciopero per vari motivi. A non far rientrare lo sciopero di venerdì nei regolamenti, ci sarebbe infatti la norma che impone la distanza di almeno 10 giorni da un altro sciopero generale.

Troppo ravvicinato dunque rispetto a quello che si è verificato lunedì. Non solo: non convince nemmeno la durata dello sciopero stesso, considerato che la durata di 5 giorni supererebbe i limiti imposti dalle disposizioni in materia. Nella nota diramata si legge che: “La Commissione di Garanzia ha indicato in via d’urgenza il “mancato rispetto della regola della rarefazione oggettiva, ai sensi dell’articolo 2, comma 2, della legge n. 146 del 1990 e successive Modificazioni”.

Possibile spostamento

Ciò significa che se lo sciopero non sarà revocato, rischia di paralizzare seriamente il Paese per cinque giorni, a partire da venerdì, per poi protrarsi per tutto il weekend e continuare all’inizio della prossima settimana. Se invece i motivi della revoca dovessero rivelarsi fondati, e quindi la vicinanza con l’altro sciopero e la durata eccessiva, possibile che possa essere spostato alla prossima settimana.

La richiesta di revoca al momento non è stata accolta, dal momento che in seguito alla nota della Commissione di Garanzia, con nota dell’8 ottobre 2021, registrata in ingresso in pari data, con prot. AOOGABMI n. 43446, la Federazione italiana sindacati intercategoriali (F.I.S.I) ha comunicato la conferma dello sciopero generale dal 15 ottobre al 20 ottobre 2021, specificando come lo stesso sia da configurarsi generale, nonché ricadente nella fattispecie di cui all’articolo 2, comma 7, della legge n. 146 del 1990.

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Nella nota si ricorda che le amministrazioni “sono tenute a rendere pubblico tempestivamente il numero dei lavoratori che hanno partecipato allo sciopero, la durata dello stesso e la misura delle trattenute effettuate per la relativa partecipazione”.

La posizione della scuola sullo sciopero

L‘Usr per la Puglia informa che l’Ufficio di Gabinetto del Ministero dell’Istruzione con nota mail del 12 ottobre 2021 ha fornito alcuni chiarimenti sullo sciopero ad oltranza, con riferimento alla possibilità o meno di adesione ad una sola giornata di sciopero.

Il parere adottato dalla Commissione di Garanzia stabilisce che “deve ritenersi lecita la scelta del lavoratore di aderire ad una sola delle due giornate di sciopero proclamate dalle sigle sindacali, sempre che tale scelta venga esercitata nel rispetto delle norme di legge, della disciplina di settore dichiarata idonea e, più in generale, dei principi generali di correttezza e buona fede che informano il concreto svolgimento del rapporto di lavoro”.