Scuola

Green Pass scuola, passo indietro: cancellato obbligo per genitori dei più piccoli

Diventano meno rigide le regole per i genitori sul tema Green Pass scuola. Fermo restando l’obbligo per tutti coloro i quali accedono agli istituti scolastici, fino a fine anno, di esibire la certificazione verde che attesti avvenuta vaccinazione o tampone negativo delle ultime 48 ore, il Governo decide di accogliere la richiesta di esentare dal possesso del Green Pass scuola i genitori che vanno a prendere un figlio per portarlo a casa.

Meno rigidità sul Green Pass scuola

Merito di Vittoria Casa, M5S, presidente della Commissione Cultura alla Camera, che ha presentato un ordine del giorno, accolto, con cui si permette ai genitori di poter prelevare i figli da scuola anche senza certificazione verde. Ma non per tutti. Come infatti si legge nel testo dell’ordine del giorno, l’esenzione è stata richiesta per i genitori dei bambini più piccoli: “La scrivente ha depositato un emendamento al provvedimento de quo che permetteva di accedere ai locali scolastici senza possedere ed esibire il Certificato verde qualora fosse per un brevissimo arco di tempo e prevalentemente per accogliere le esigenze di cura emotiva degli alunni più piccoli impegna il Governo a valutare gli effetti applicativi delle disposizioni richiamate in premessa, al fine di considerare l’opportunità di introdurre, attraverso ulteriori iniziative normative, modifiche alla disciplina relativa all’accesso ai locali scolastici per permettere ai genitori o loro delegati, non in possesso della certificazione verde, di prelevare i propri figli almeno per i bambini che frequentano i servizi educativi per l’infanzia e l’attività scolastica e didattica delle scuole dell’infanzia”.

Ma non per tutti

Dunque via libera all’accesso dei genitori a scuola, anche senza Green Pass, se il motivo della necessità di accedere a scuola deriva dal dover prelevare i figli che frequentano i servizi educativi per l’infanzia e l’attività scolastica e didattica delle scuole dell’infanzia. Vale per il caso in cui il bambino non si senta bene, o magari piange perchè vuole tornare a casa, per un qualsivoglia motivo. Lo scopo è sostenere le difficoltà emotive dei più piccoli, che certamente beneficiano dall’essere prelevati direttamente dall’aula o comunque dall’edificio scolastico da un genitore.

Un passo indietro, o avanti, se vogliamo, del Governo, che riduce la rigidità del Green Pass scuola, ormai esteso praticamente a tutte le figure che gravitano, per motivi di lavoro e non, attorno alla scuola.

Intanto uno studio pubblicato pochi giorni fa dal titolo Caratterizzazione virologica e sierologica delle infezioni da Sars-Cov-2 diagnosticate dopo la vaccinazione con mRna Bnt162b2, ovvero Comirnaty di Pfizer-Biontech evidenzia come anche i vaccinati, e dunque chi ha il Green Pass, possa essere altamente infettivo. Lo hanno realizzato gli studiosi Francesca Colavita, Silvia Meschi, Cesare Ernesto Maria Gruber e altri 19 tra biologi e virologi dell’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma. Ne è coautore Giuseppe Ippolito, già direttore scientifico dello Spallanzani. «I nostri dati mostrano che gli individui vaccinati che si infettano dopo la vaccinazione, sebbene rappresentino una piccola percentuale della popolazione vaccinata (0,3% nel nostro contesto), possono portare elevate cariche virali nel tratto respiratorio superiore, anche se infettati molto tempo dopo la seconda dose; cioè quando avrebbe dovuto essere sviluppata l’immunità correlata al vaccino». Poi, si legge nell’articolo di Patrizia Floder Retter: «abbiamo dimostrato per la prima volta che il virus infettivo può essere coltivato da Nps (tamponi nasofaringei, ndr) raccolti da individui vaccinati sia asintomatici che sintomatici; suggerendo che potrebbero essere in grado di trasmettere l’infezione a persone suscettibili e potenzialmente far parte delle catene di trasmissione».

Insomma anche se siete vaccinati e siete in possesso del Green Pass, con persone in possesso del Green Pass, prudenza.