Graduatorie, Gps e supplenze

Supplenze 2021: niente assunzioni per chi è in Gps, ma c’è una speranza

Le supplenze per l’anno scolastico 2021/22 sono precluse ai docenti inseriti nelle GPS. Docenti che si trovano in una sorta di limbo: sono inseriti in graduatorie di fatto inutili, condizione che impedisce loro di essere convocati tramite domanda di messa a disposizione. Il regolamento della massa a disposizione prevede infatti che è limitata ad aspiranti non inseriti in graduatoria, sia per sostegno che posto comune: “Le domande di messa a disposizione devono essere presentate esclusivamente dai docenti che non risultino iscritti in alcuna graduatoria provinciale e di istituto e possono essere presentate per una provincia da dichiarare espressamente nell’istanza”.

In attesa della deroga

I dirigenti devono rispettare alcune procedure standard nella convocazione per le supplenze in base alle domande ricevute. Se ricevono più proposte, devono dare precedenza ai docenti abilitati e ai docenti specializzati. Esiste la possibilità che questo vincolo legato alla presenza nelle Gps venga rimosso, ma per il momento non ci sono certezze in merito. Potrebbe essere rimosso temporaneamente, come avvenuto lo scorso anno a novembre con una deroga da parte del ministero. Non è ancora detto che la stessa deroga venga concessa anche quest’anno, dipenderà dalle esigenze che emergeranno quando verranno completate tutte le convocazioni.

Al momento la sensazione è che il ricorso alla messa a disposizione sarà abbondante anche quest’anno, ma se ne saprà di più solo nelle prossime settimane e ad operazioni concluse. Una soluzione potrebbe essere quella, come hanno fatto alcuni docenti già lo scorso anno scolastico, di inviare all’Ufficio Scolastico domanda volontaria di depennamento dalle GPS della relativa provincia. Questo consente di non avere nessun vincolo, ma è comunque una scelta da ponderare bene.

In generale, queste sono le regole per l’invio corretto della Messa a disposizione:

Regole per le MAD

  • Qualora pervengano più istanze, i dirigenti scolastici daranno precedenza ai docenti abilitati e ai docenti specializzati.
  • Le domande di messa disposizione rese in autocertificazione ai sensi del D.P.R. n. 445/2000 devono contenere tutte le dichiarazioni necessarie per consentire la verifica puntuale dei suddetti requisiti da parte dei dirigenti scolastici, ivi compresi gli estremi del conseguimento del titolo di abilitazione e/o del titolo di specializzazione.
  • Gli eventuali contratti a tempo determinato stipulati con aspiranti non inseriti in graduatoria e tramite le cd. MAD sono soggette agli stessi vincoli e criteri previsti dall’ordinanza, ivi incluse le sanzioni previste dall’articolo 14 dell’OM. 60/2020

Per il momento dunque la soluzione potrebbe essere quella di aspettare, perchè se l’anno scorso la deroga è arrivata a novembre, quest’anno che il ministero ha anticipato tutte le immissioni in ruolo, potrebbe arrivare anche prima.