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Abolizione Green Pass, c’è il referendum per cancellarlo

Se da un lato Figliuolo registra con soddisfazione l’aumento di prenotazioni per il vaccino dopo l’introduzione del Super green pass, estensione del green pass di agosto che riguarda anche i dipendenti pubblici e privati, dall’altro deve fare i conti con la fronda di irriducibili che proprio non vogliono saperne di vaccinarsi. E che stanno provando a mettere su un referendum per abrogarlo.

Gli irriducibili contro il Green Pass

Ci sono diversi profili all’interno di questa categoria difficile da convincere: c’è chi ha paura del vaccino, ritenendolo più rischioso del Covid e delle sue eventuali conseguenze. C’è chi non vuole farlo per principio, perchè ritiene il piegarsi all’obbligo di esibire il Green Pass una riduzione della propria libertà personale. E poi c’è chi al Covid non crede e basta, complottista a oltranza. Non sono pochi gli italiani che compongono questa variegata categoria: nove milioni e ottocentomila italiani. Tra questi, purtroppo, anche molti in fasce di età particolarmente a rischio, che del Covid dovrebbero avere davvero paura e dovrebbero correre a vaccinarsi a prescindere dal Green Pass.

Si tratta di una fetta di popolazione difficile da raggiungere, perchè non rientra in alcuna categoria finora interessata dal Green Pass. Non va a scuola, non è dipendente pubblico ne privato ne partita Iva. E si sta organizzando, insieme agli altri no vax, per la raccolta firme per un referendum abrogativo dell’autorizzazione verde.

La percentuale di vaccinati aumenta

Nonostante la difficoltà a convincere questa fascia di popolazione, che va dai pensionati alle casalinghe passando per gli studenti, i risultati della vaccinazione sono buoni e gli ultimi provvedimenti potrebbero accelerare ulteriormente il raggiungimento di una percentuale di italiani vaccinati sufficiente a stare abbastanza tranquilli.

Via al referendum

Purchè non vada in porto la raccolta di firme per il referendum abrogativo delle norme sul green pass. L’iniziativa è di un comitato composto, si legge sul sito «referendumnogreenpass.it», dall’avvocato di Salerno Olga Milanese, da Luca Marini docente di diritto internazionale alla Sapienza, e da Francesco Benozzo, docente di filologia romanza all’università di Bologna. Fra i promotori, anche il giornalista Carlo Freccero. Per il momento i giudici hanno mostrato di essere abbastanza allineati con il Governo nel giudicare queste misure messe in campo per arginare la pandemia. Giudicando il Green Pass un provvedimento che non limita la libertà personale, ne la privacy, ne lede il diritto al lavoro, essendo l’interesse generale di salute pubblica superiore e predominante.

Tanti italiani già vaccinati

Certo un referendum avrebbe valenza diversa. Ma considerata la quantità di italiani già vaccinati e già in possesso del Green Pass, diventa difficile ipotizzare che potrebbe riuscire a ottenere la maggioranza di “sì” (il referendum è per sua natura abrogativo, quindi dovrebbe proporre l’abolizione del Green Pass), valida per cancellare un provvedimento che, nel bene o nel male, sta mantenendo bassi i numeri dei contagi e relativamente gestibili le terapie intensive.