Scuola

Green pass scuola: boom di congedi e permessi, inizio anno a rischio

Prosegue a buon ritmo la vaccinazione del personale scuola in Italia, ma non abbastanza per scongiurare scioperi e proteste in vista del rientro a scuola. In Italia nove su dieci appartenenti al mondo dell’istruzione hanno ricevuto la prima somministrazione di vaccino anti-Covid o la dose unica. Una percentuale che se si trasferisse all’intera popolazione italiana, probabilmente avrebbe già consentito di sconfiggere il virus. Ma nonostante solo meno del 10% di docenti e Ata non si sia vaccinato, il rientro a scuola non può lasciare del tutto sereni.

Manca poco alla copertura totale

Lo conferma lo stesso ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. “Oltre il 90% del personale della scuola è vaccinato. I dati diffusi dalla Struttura del Commissario Figliuolo testimoniano il senso di responsabilità del nostro settore per la ripresa di settembre. Anche da ragazze e ragazzi sta arrivando un segnale di fiducia. Andiamo avanti”.

Ma allora perchè tutte queste proteste contro il Green Pass? Innanzitutto perchè comunque quella minoranza di non vaccinati costituisce comunque un potenziale problema in vista del rientro a scuola, a livello organizzativo. E poi perchè non c’è ancora chiarezza circa il controllo di chi il Green Pass ce l’ha. Sembra scongiurata la possibilità di controlli quotidiani su tutto il personale scolastico. O meglio, sembra scongiurabile, perchè tutto dipenderà dai tempi di realizzazione, collaudo e perfezionamento della piattaforma digitale che consentirà ai presidi un controllo rapido del personale in regola.

Addio ai controlli quotidiani

Al primo posto c’è sempre da tutelare la privacy dei diretti interessati. Una volta che si avrà l’ok del Garante, si potrà procedere con uno strumento semplice e facile che permetta ai presidi tutte le mattine di controllare chi ha disco il verde e chi il disco rosso.

Resta poi il nodo dei tamponi gratuiti ai non vaccinati, con il tira e molla che ha portato alla fine a un ‘no’ per l’esame gratuito per chi ha scelto di no vaccinarsi, lasciandolo a disposizione solo di chi non può vaccinarsi per motivi di salute.

Boom di congedi e permessi

Ciò che preoccupa davvero, è l’ondata di congedi e permessi richiesti dal personale scolastico. Che potrebbero congelare il rientro a scuola o quantomeno renderlo molto più complicato di quanto inevitabilmente sarà tra distanziamento, mascherine e green pass., con conseguenti disservizi nel momento in cui anche gli studenti torneranno in classe.

Ci sarebbe già un gran numero di richieste di congedo e permesso in vista dei primi giorni di scuola, richieste avanzate da personale docente e non, presumibilmente legate all’introduzione dell’obbligo di Green pass a partire dal primo settembre. L’allarme arriva dal Friuli Venezia Giulia, ma potrebbe estendersi nei prossimi giorni ad altre regioni. Se è vero che i non vaccinati sono pochi, sono comunque in un numero tale in grado di provocare disservizi.