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Scuola vieta gli abbracci tra ragazzi: “I contatti fisici sono violenza”

L’attenzione nei confronti di ciò che accade a scuola è importante, e la lotta contro il bullismo e le molestie sessuali nelle scuole è sempre encomiabile. Ma bisogna stare attenti a non esagerare, altrimenti si sconfina nell’errore opposto, vale a dire la paura del prossimo e la fine dei rapporti sociali. E’ quello che si rischia avvenga alla The Quest Academy, a Croydon, vicino a Londra, che accoglie ragazzi dagli 11 ai 18 anni. La quindicenne Dayna Chong è stata punita per avere abbracciato una compagna di classe che si sentiva giù.

La scuola infatti ha in vigore una rigorosa regola di “non contatto” tra gli studenti, per prevenire risse o altri tipi di violenza.

Una decisione che non ha trovato il favore dei genitori, che si sono detti irritati per questo atteggiamento, considerando il regolamento eccessivo e ai limiti del ridicolo: se i ragazzi non possono nemmeno abbracciare qualcuno a scuola, non impareranno mai a essere “socialmente interattivi”, protesta un genitore. Una madre aggiunge: “La scuola è il posto dove i nostri figli dovrebbero imparare a essere “sociali”: stringere mani e abbracciarsi fa parte di questo. Uno a cui le cose vanno male ha bisogno di un abbraccio”. E altri sintetizzano: “Vogliono trasformare i ragazzi in robot”.

I dirigenti della scuola sono convinti che questa sia la scelta giusta: “Il contatto fisico non è permesso perché è spesso associato con comportamenti disdicevoli oppure bullismo, e può portare a risse. La regola crea un ambiente disciplinato che è fondamentale per l’apprendimento ed il rispetto”.