Algoritmo Gps: comunicazione delle disponibilità prioritaria per la corretta assegnazione delle supplenze
Il nuovo ministero dell’istruzione dovrà affrontare subito la questione dell’algoritmo per la nomina supplenze. Se è vero che per l’anno in corso è troppo tardi per intervenire in maniera specifica e per l’anno prossimo c’è ancora tanto tempo, è altrettanto vero che l’esperienza recente suggerisce di non attendere troppo per non rischiare di non arrivare con l’acqua alla gola.
La scelta sulle disponibilità
E il nuovo ministero sa bene di giocarsi una partita importante di credibilità con i sindacati e con il mondo dei docenti sul tema dell’assegnazione delle supplenze, che nell’ultimo biennio è costata molto al ministro Bianchi. Una questione che probabilmente al momento può essere messa al terzo posto per importanza, dietro solo al rinnovo del contratto scuola con contestuale aumento degli stipendi e alla riforma del reclutamento docenti con la parte relativa ai concorsi.
Una delle questioni che sarà prioritario dirimere per quel che concerne le supplenze, è la questione della comunicazione tempestiva delle disponibilità, prima che i docenti inviino la domanda telematica con la scelta delle preferenze. Scelta che quest’anno è stata fatta totalmente al buio, con tutte le conseguenze negative che ha comportato.
Il meccanismo delle scelte
Andrà poi ulteriormente chiarito il meccanismo delle scelte, perchè non tutti i docenti hanno compreso il meccanismo in base al quale le sedi non espresse costituiscono rinuncia.
A tutto ciò si aggiunge la questione delle immissioni in ruolo 2022/23 per infanzia e primaria da GaE e concorsi 2018 e 2020. Le assunzioni hanno coperto meno del 50% dei posti autorizzati.
Le assunzioni docenti
Secondo Cisl Scuola, le assunzioni dei docenti realizzate siano poco meno di 27.000 (26.937 per la precisione). A queste vanno aggiunte circa 15.700 assunzioni a tempo determinato finalizzate al ruolo di cui attualmente circa 3.200 ai sensi del comma 9-bis e circa 12.500 ai sensi del nuovo comma 4 (D.L.73/2021). Le 15.700 assunzioni a T.D. comprendono altresì i docenti assunti con la medesima procedura (comma 4) nell’a.s.2021/22 che non hanno concluso il percorso avendo rinviato il periodo di formazione e prova.